i dati di save the children

Forti disuguaglianze tra quartieri: dal 5,4% al 27,9% l’abbandono scolastico giovanile

Necessarie scelte politiche chiare e investimenti mirati per garantire pari opportunità di crescita a tutti i bambini, affinché nessuno venga lasciato indietro

Forti disuguaglianze tra quartieri: dal 5,4% al 27,9% l’abbandono scolastico giovanile

Crescere in un quartiere piuttosto che in un altro può fare una differenza significativa per il futuro dei bambini e dei ragazzi. A evidenziarlo sono i dati di Save the Children, presentati oggi durante l’incontro “Periferie: dove cresce il futuro” a Roma. Secondo l’organizzazione, nel quartiere Trieste, dove meno del 2% delle famiglie vive in potenziale disagio economico, circa un giovane su 20 (5,4%) abbandona precocemente gli studi, contro una media comunale del 9,5%. Inoltre, il 17,2% dei giovani non studia e non lavora, leggermente al di sotto della media del 20,8% della città. La situazione cambia drasticamente nella zona della Magliana, dove più di un ragazzo su quattro (27,9%) interrompe precocemente il percorso scolastico e quasi due su cinque (38,7%) non studiano né lavorano.

A livello nazionale, più di un giovane su tre (36,8%) tra 0 e 24 anni vive nelle 14 città metropolitane italiane: circa 4,8 milioni di ragazzi e ragazze, pari al 22,6% della popolazione totale. Nelle città metropolitane, il 9% dei 15-24enni – più di 190mila giovani – non studia e non lavora, con forti disparità territoriali: a Napoli e Palermo circa 14 su 100 i giovani esclusi dal sistema scolastico e dal mercato del lavoro. “Migliaia di bambini e adolescenti vivono nelle periferie urbane, dove le disuguaglianze socio-economiche, la scarsità di servizi scolastici e l’emergenza abitativa aumentano il rischio di fragilità sociale. Ma le periferie sono anche luoghi di grandi potenzialità, dove si sperimentano nuove risposte ai bisogni della comunità”, ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, aprendo i lavori dell’incontro. L’organizzazione ha sottolineato la necessità di scelte politiche chiare e investimenti mirati per garantire pari opportunità di crescita a tutti i bambini, affinché nessuno venga lasciato indietro.