La vittoria della Conference League a Tirana e la Roma, oggi, capolista in Serie A con il Napoli. Due eventi apparentemente sconnessi fra loro, ma che in realtà sono accomunati da un fatto: le parole di Dan Friedkin. Il presidente giallorosso, infatti, dal suo approdo nella Capitale, ormai cinque anni fa, è sempre stato molto schivo, affidando a pochi comunicati le sue dichiarazioni. Due, appunto, le eccezioni: il successo della squadra di Mourinho a Tirana e la Roma di Gasp in vetta alla classifica. “Siamo solo all’inizio, ma le sensazioni sono buone”, dice a margine dell’assemblea ECA di cui fa parte del board.
Non è di molte parole, ma il n.1 romanista è sorridente. “E’ ancora presto – aggiunge -, abbiamo una lunga stagione e un lungo percorso ancora davanti, ma credo nel nostro allenatore, in quello che sta facendo, in tutta la squadra e in tutti i nostri sforzi. Abbiamo speranze molto grandi”. Poi l’endorsement pubblico a Gasperini, scelto da Ranieri, ma con l’avallo della proprietà. “E’ fantastico, la sua dedizione al lavoro è incredibile – spiega -. Lavora duro, chiede molto alla squadra, è molto serio in ciò che fa e siamo allineati con il suo stile da allenatore. Parliamo spesso, lavoriamo insieme e molto vicino. Non potremmo essere più felici di lui”. Manifestazione pubblica che è stata recapitata anche in privato e tramite Ranieri già nei giorni precedenti, perché da lunedì è nella Capitale. E’ atteso anche a Trigoria e incontrerà anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Un’occasione per parlare del nuovo stadio? Può darsi, perché quando Friedkin è in Italia si occupa personalmente delle faccende di casa e tra queste c’è indubbiamente la costruzione dell’mpianto di proprietà, oltre che il mercato di gennaio che dovrà consegnare a Gasperini quello che in estate non è arrivato.