Per avere le vertigini è ancora presto. La gara di San Siro, per la Roma, sarà la decima di questa stagione di Serie A e nonostante il primato, fin qui condiviso con il Napoli, Gasperini per ora continua a non voler parlare di obiettivi. “Non partecipo a questi discorsi su Scudetto o Champions, sono cose che lascio fare agli altri – le sue parole alla vigilia della gara con i rossoneri -. In questo momento penso alla Roma e di come si rapporta a una squadra come il Milan”. Per questo la gara la paragona a quella di due settimane fa con l’Inter (poi persa). E’ un test per capire la crescita della sua squadra. “Quest’anno è un campionato più equilibrato del passato – spiega -. L’obiettivo nostro è misurarci e lo abbiamo fatto con l’Inter facendo un’ottima prestazione e lo faremo anche a San Siro. E’ una bella occasione”. Certo la vetta crea assuefazione e la voglia, ormai, è quella di restarci.
Anche per questo i cambi, fino a questo momento, sono sempre stati pochi. “Difesa e centrocampo sono sempre stati molto simili – dice Gasp -. In attacco abbiamo variato di più, cercando delle soluzioni diverse anche perché all’inizio non avevamo Dybala e Bailey”. Dunque poco turnover, anche contro il Milan. “Perché fare cambi non mi piace molto e la mia priorità era dare continuità a un blocco squadra per poi aggiungere. Ora abbiamo anche bisogno di risultati”. Tradotto: con i rossoneri sarà sì ‘un’occasione’ come ha già detto, ma la voglia di dare una dimostrazione di forza al campionato c’è tutta. Inter e Napoli, poi, “hanno qualcosa in più”, ribadisce, soprattutto a chi gli fa notare che la Roma, nel 2025, con 70 punti è la squadra che ne ha fatti di più in assoluto. “Sotto questo profilo sarà difficile fare di meglio – spiega -. Anche se poi quei punti hanno prodotto un sesto posto e oggi siamo solo all’inizio. Il mio obiettivo è cercare di coinvolgere tutti i calciatori possibili. Speriamo che i punti che riusciremo a fare siano più efficaci di quelli realizzati fino a oggi”.
Una chiave per continuare a crescere sarà sicuramente Dybala e oggi l’argentino sta bene, sotto ogni punto di vista. “I suoi problemi sono sempre stati gli infortuni – prosegue Gasperini -, ma lui ha tutte le qualità, non solo tecniche, anche di resistenza e fisiche. Ha fibre di alto livello. Sennò non raggiungerebbe certi livelli”. L’augurio del tecnico è quello che “possa fare una stagione come quelle di qualche anno fa” alla Juventus, intanto nelle ultime tre gare ha segnato due gol e prodotto un assist, trascinando la sua Roma lì al comando. “Ma è tutta roba che ha nel suo bagaglio e la stiamo tirando fuori. Lui poi per il calcio di oggi non è così vecchio, è nel momento migliore della sua maturità calcistica. Deve avere dentro di sè la voglia di fare la stagione che ha fatto qualche anno fa”. Per questo anche contro il Milan sarà titolare, da capire se come punta o dietro la punta. Molto dipenderà anche dalle scelte che Gasperini farà per contenere Modric. Potrebbe metterci a uomo Cristante, abbassandolo dal ruolo di incursore che gli ha cucito addosso nelle ultime gare. In questo modo Dybala sarebbe la seconda punta dietro Dovbyk, anche lui in crescita, come tutta la Roma, e con tanta voglia di dare continuità per tenere in alto i giallorossi.