Nella partita più sentita per un romano, a sorpresa si rivede in campo dal primo minuto Lorenzo Pellegrini. E lui ripaga la fiducia di Gasperini con la rete dell’1-0 che decide il derby, la quarta nel suo personale palmares. Era dal 4 maggio scorso, contro la Fiorentina all’Olimpico, che non partiva titolare. Dopo essersi visto negare il rinnovo, l’ex capitano ha passato l’estate in predicato di essere ceduto. Ma l’offerta giusta non é arrivata. Ed i tifosi oggi hanno accompagnato con gli applausi la sua uscita nel finale di match. La Lazio esce battuta, ma avrebbe meritato di più. Per la grinta, per diversi sprazzi di bel gioco e, non ultimo, per il palo centrato da Cataldi nel recupero. Sarri resta pero’ con 3 punti dopo quattro partite.
In avvio c’é tanta prudenza, fa molto caldo e nessuno vuole sbagliare per primo. All’11’ problema muscolare alla coscia destra per Dele Bashiru, Sarri è costretto ad anticipare il primo cambio: entra Belahyane. La Roma cerca di portare più in alto il suo baricentro, ma gli spazi di passaggio in territorio laziale sono minimi.
Padroni di casa per primi al tiro. Al 17′ Pedro prova la conclusione da fuori. Sinistro alto, non di molto. Segue una bella combinazione tra Belahyane e Tavares. Anche il tiro del portoghese fischia sopra la traversa di Svilar. Il portiere giallorosso deve invece impegnarsi al 29′ per alzare in angolo la conclusione di Zaccagni. La Lazio ora trova linee di passaggio più precise.
E la Roma? Aspetta con pazienza l’errore degli avversari, che arriva al 38′: appoggio sbagliato di Tavares, palla a Soulé e da lui a Lorenzo Pellegrini. Il piazzato del capitano batte Provedel di precisione. Passata in vantaggio la squadra di Gasperini non cambia atteggiamento, anzi alza il livello di aggressività. E nel recupero costruisce l’occasione del 2-0. Il colpo al volo di Rensch, servito sul secondo palo dal cross di Angelino, é miracolosamente deviato in angolo da Provedel. La Lazio ha creato di più, ma al riposo é avanti la Roma.
Sarri prova a scuotere i suoi con i cambi: fuori Tavares e Rovella, dentro Luca Pellegrini e Cataldi. Stavolta il primo tiro é giallorosso, ma il sinistro di Angelino al 4′ é deviato in angolo da Provedel. La Roma é ripartita fortissimo, non dà respiro, avvolge l’area laziale. Bisogna affidarsi alle ripartenze e – sull’errore questa volta dei cugini – Dia si divora il pari in contropiede, calciando alto. Poco dopo il senegalese lascia il posto a Castellanos, che con un diagonale impegna subito Svilar. Cambia anche la Roma: dentro Dovbyk per Ferguson, mai incisivo. Poi escono Lorenzo Pellegrini, applauditissimo, e Soulé. Dentro Pisilli e Baldanzi. La Lazio non si arrende e, a un quarto d’ora dal termine, Castellanos sfiora il pari con un tiro a giro, fuori di un soffio. Sarri prova la carta Noslin (fuori Pedro), Gasp risponde con Tsimikas e El Aynaoui per Cristante e Angelino.
Un derby combattuto, ma non cattivo, ha il veleno nella coda. Negli ultimi 10 minuti escono i primi due gialli (per Ndicka e Gila) ed il rosso per Belayane (fallo su Kone). Sul palo di Cataldi al 4′ di recupero si spegne l’ultima speranza laziale. Guendouzi pesca il rosso a partita finita per proteste.