Si è svolta presso il Salone del Commendatore della ASL Roma 1 l’ultima tappa dell’ottava edizione del Lean Healthcare Award, il riconoscimento dedicato ai migliori progetti di innovazione e organizzazione sanitaria in Italia.
L’evento, dal titolo “Lean e value based healthcare management. Le sfide per una sanità di valore tra innovazione organizzativa e digitale”, ha rappresentato un momento di riflessione e confronto in vista della cerimonia finale del premio.
La sanità territoriale al centro del dibattito
Durante la prima tavola rotonda, moderata da Alessandro Bacci, Responsabile Scientifico del premio, si sono confrontati diversi direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio, tra cui Egisto Bianconi, Silvia Cavalli, Fabrizio D’Alba, Giuseppe Quintavalle e Livio De Angelis, insieme a Daniele Piccirillo di Sanofi.
Il dibattito ha posto l’accento sull’applicazione del modello Lean per una sanità sempre più efficiente e vicina ai cittadini, in cui l’innovazione tecnologica si coniughi con la centralità della persona e l’umanizzazione dei percorsi di cura. Quintavalle: “Cavalcare il cambiamento con visione e concretezza”. Il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, ha sottolineato come la sanità del futuro debba essere frutto di un equilibrio tra tecnologia, efficienza e diritti delle persone.
Il valore come motore del sistema sanitario
La seconda tavola rotonda, dedicata al tema del Value Based Healthcare, ha visto la partecipazione di numerosi dirigenti e rappresentanti del mondo sanitario e privato.
Tra i relatori: Arturo Cavaliere, Sabrina Cenciarelli, Rosaria Marino, Francesca Milito, Ferdinando Romano, Federica Favalli e Augusto Modanesi.
Il confronto ha evidenziato l’importanza di un approccio sanitario basato sul valore e sulla qualità, in grado di integrare innovazione, prossimità e umanizzazione delle cure.
Numeri e partecipazione record
Per l’ottava edizione del Lean Healthcare Award sono stati presentati 250 progetti da 93 aziende sanitarie di 11 regioni italiane. Tra questi, 37 progetti finalisti rappresentano 29 aziende impegnate nel miglioramento dei processi, nell’efficienza dei servizi e nell’attenzione costante ai bisogni dei pazienti.