lo studio del regina elena

Tumore al polmone inoperabile, ora chirurgia possibile con un mix farmaci

In un terzo dei pazienti malattia regredita completamente

Tumore al polmone inoperabile, ora chirurgia possibile con un mix farmaci
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In una quota di pazienti con tumore al polmone inoperabile, un trattamento preventivo a base di chemioterapia e immunoterapia è in grado di migliorare la patologia, consentire l'intervento chirurgico e in circa un terzo dei pazienti far regredire del tutto il tumore. È il dato che emerge da uno studio internazionale, coordinato dall'Ifo-Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire), dal Dana-Farber Cancer Institute di Boston e dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, pubblicato sulla rivista Jama Oncology.

"Grazie a questo approccio innovativo siamo riusciti a ridurre la massa tumorale e rendere operabili pazienti con carcinoma polmonare localmente avanzato e dare così nuove speranze a chi fino a ieri non aveva alcuna opzione chirurgica", commenta Lorenza Landi, responsabile Uosd Sperimentazioni Cliniche di Fase 1 e Medicina di precisione dell'Ire.

La ricerca ha coinvolto 112 persone con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio III avanzato, definito borderline resecabile o non resecabile. I pazienti, prima dell'intervento chirurgico hanno ricevuto un trattamento neoadiuvante con chemioterapia e farmaci immunoterapici che bloccano le proteine PD-1o PD-L1. "Il 75% dei pazienti è stato operato con successo, con una risposta completa alla terapia in quasi un terzo dei casi", afferma Federico Cappuzzo, direttore dell'Uoc di Oncologia Medica 2 dell'Ire e coordinatore dello studio. Inoltre, i pazienti sottoposti a chirurgia hanno mostrato una sopravvivenza libera da eventi, senza progressione della malattia o ricadute, che ha superato i 52 mesi.