L'ANNUNCIO

Mammografi e Tac, con il Pnrr 3 mila apparecchi negli ospedali

Il Ministro della Salute Schillaci: "Cresce la telemedicina e con l'innovazione si registra un calo del 28% dei decessi per tumore

Mammografi e Tac, con il Pnrr 3 mila apparecchi negli ospedali
Pubblicato:

E' in corso, grazie ai fondi del Pnrr, un ampio programma di ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, con l'installazione di oltre 3.000 nuove apparecchiature al posto di tecnologie obsolete o fuori uso. "Ad oggi è stato già consegnato l'86% delle grandi apparecchiature, di cui l'84% collaudate e già operative al servizio dei cittadini". Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all'Health Innovation Show, ospitato allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma e promosso dalla Fondazione Mesit.

Un evento sull'innovazione nella sanità, che è indispensabile, come ha sottolineato il ministro, se si considera il "crescente ricorso alla telemedicina, per raggiungere i cittadini che vivono in aree rurali o che hanno difficoltà motorie". Con l'obiettivo di arrivare, sempre grazie al Pnrr, "a 300mila persone entro il 2025". Innovazione significa anche ricerca clinica, e questa, in base a un report presentato all'evento, ha permesso una riduzione del 28% complessivo della mortalità per i cinque tumori che uccidono di più: polmone, colon retto, pancreas, mammella e prostata. Inevitabile poi il riferimento all'Intelligenza artificiale (Ia) che, ha sottolineato il presidente di Farmindustria Marcello Cattani, con i suoi algoritmi è alla base dell'aumento, negli ultimi tre anni, del 400% delle molecole in sviluppo nel mondo. "Grazie all'Ia - ha aggiunto - i tempi di ricerca preclinica per nuove molecole sono diminuiti del 40%. E l'uso dell'intelligenza artificiale - ha detto il presidente di Farmindustria a margine dell'evento - è essenziale anche nel monitoraggio delle terapie: permette un aumento del 20% dell'aderenza terapeutica e un miglioramento della qualità di vita del paziente stimato intorno al 40%".

La sfida, emersa nel corso della rassegna, è quella dell'accessibilità da parte di tutti a queste innovazioni. Da Schillaci e dal presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, arrivano due appelli in questo senso. "E' fondamentale che l'Ia aumenti la possibilità di cura per tutti", ha auspicato il ministro, mentre Anelli ha ribadito che "l'universalismo del Servizio Sanitario Nazionale è un patrimonio da preservare, soprattutto in un momento in cui la tecnologia sta rivoluzionando la medicina grazie a farmaci e presidi innovativi che stanno consentendo di curare patologie che fino a pochi anni fa erano considerate inguaribili".

"L'innovazione ha contribuito a salvare tantissime vite e anche abbattere il carico di invalidità in patologie croniche come sclerosi multipla, artrite reumatoide, obesità e diabete", ha spiegato Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit. Ma, ancora oggi, ha aggiunto, "la frammentazione dei sistemi sanitari regionali alimenta le disparità territoriali, rallenta l'adozione delle innovazioni e limita l'equità nell'accesso alle cure. Tanto che chi vive in un contesto socialmente favorevole ha un'aspettativa di vita fino a 33 anni superiore rispetto ai più svantaggiati. Affinché l'innovazione diventi un reale progresso dobbiamo far sì che arrivi a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza lasciar indietro nessuno". Il Servizio Sanitario Nazionale, secondo Anelli, "deve attrezzarsi per far fronte alle sfide della medicina del futuro. L'innovazione è preziosa, ma comporta un investimento importante. Non possiamo permetterci che le innovazioni diventino un privilegio per pochi".

A parere di Schillaci, "dobbiamo portare a termine il processo di ammodernamento del sistema sanitario che abbiamo avviato, utilizzando la sanità digitale per favorire l'integrazione tra ospedale e territorio, un dialogo sempre più necessario per una presa in carico adeguata dei pazienti con patologie croniche"