Assistenza Avanzata

Inaugurati pronto soccorso e blocco operatorio all’ospedale di Monterotondo

Ristrutturazione da 5 milioni di euro per ampliare posti letto e ottimizzare i percorsi di emergenza-urgenza

Inaugurati pronto soccorso e blocco operatorio all’ospedale di Monterotondo

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha inaugurato il nuovo pronto soccorso e il blocco operatorio dell’ospedale Santissimo Gonfalone di Monterotondo. I lavori di ristrutturazione hanno interessato 520 metri quadrati della struttura e sono stati finanziati con oltre 5 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentare la capacità assistenziale e migliorare l’efficienza della cura dei pazienti.

Ampliamento dei posti letto

La ristrutturazione ha permesso un consistente aumento dei posti letto per acuti, sostituendo il precedente reparto di lungodegenza. Sono stati attivati 6 posti letto di Medicina d’urgenza e 4 posti di medicina generale, arrivando a un totale di 24 posti letto complessivi, in grado di accogliere pazienti con diverse complessità cliniche.

Percorsi assistenziali organizzati per intensità

Il nuovo pronto soccorso è stato progettato secondo un modello organizzativo articolato in sette aree: sala d’attesa, triage, bassa intensità, media intensità, alta intensità, holding area e area per pazienti potenzialmente infettivi. Questa suddivisione consente di ottimizzare la gestione dei pazienti secondo la gravità e le esigenze cliniche, migliorando la qualità delle cure e la sicurezza.

Accoglienza e umanizzazione delle cure

È stata realizzata una nuova sala d’attesa in comunicazione diretta con l’area triage, per facilitare il flusso dei pazienti e orientare meglio l’utenza. Una postazione dedicata all’umanizzazione delle cure fornirà informazioni e supporto ai familiari, facilitando l’interazione tra i pazienti, i parenti e il personale medico.

Zone specializzate per ogni esigenza

Il triage è stato suddiviso in front office e valutazione avanzata, connesse per garantire continuità nel percorso di valutazione. L’area a bassa intensità accoglie pazienti deambulanti (codici bianchi, verdi e azzurri) e offre spazi dedicati anche all’assistenza pediatrica, pazienti psichiatrici e casi di violenza di genere.

L’area di media intensità gestisce pazienti con codici gialli e azzurri, con monitoraggio centralizzato e telemetria, supporto gas medicali e postazioni scalabili per eventuali aggravamenti clinici. L’area ad alta intensità, concepita come open space, è dedicata alla gestione immediata dei pazienti critici (codice rosso). Infine, una stanza isolata consente di stabilizzare pazienti potenzialmente infettivi, rispettando i massimi livelli di biosicurezza.