sanità

Il presidente Rocca ha presentato tre nuovi poli per la donazione del midollo osseo

Firmato accordo con ADMO e coinvolti San Filippo Neri, Santo Spirito e Sant’Andrea

Il presidente Rocca ha presentato tre nuovi poli per la donazione del midollo osseo

Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca ha presentato, all’interno del Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito, a Roma il lavoro e l’organizzazione dei nuovi centri di reclutamento per la donazione del midollo osseo, attivi all’interno di tre ospedali della Capitale: San Filippo Neri, Santo Spirito e Sant’Andrea.

Alla conferenza stampa erano presenti Edy Palazzi, vicepresidente V commissione consiliare permanente Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo; Andrea Urbani, direttore direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria; Giuseppe Quintavalle, direttore generale ASL Roma 1; Francesca Milito, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea; Giulio Corradi, Alberto Farinacci, rispettivamente presidente e vicepresidente ADMO Lazio; Maria Alba Stigliano, direttore UOC SIMT e Centro di Produzione Emocomponenti della ASL Roma 1; Maurizio Simmaco, direttore del dipartimento di Scienze diagnostiche dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea e Gian Marco D’Eusebi, content creator testimonial.

L’iniziativa è frutto di una convenzione stipulata ad agosto del 2025 con l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO), finalizzata all’arruolamento di nuovi donatori di midollo osseo. Ognuno dei nuovi centri di reclutamento, all’interno dei tre ospedali romani, è un’organizzazione che seleziona volontari per la donazione di midollo osseo, coordina il loro inserimento nel registro dei donatori e si occupa del prelievo di campioni di sangue.

L’obiettivo principale del polo è trovare donatori compatibili per i pazienti che necessitano di un trapianto di cellule staminali ematopoietiche per malattie del sangue. L’ampliamento dei poli di reclutamento permette ai potenziali donatori una più ampia accessibilità all’iscrizione all’interno del territorio di Roma Capitale.

Donare il midollo osseo è un gesto importante, perché può guarire malattie del sangue altrimenti incurabili, come leucemie, linfomi, mieloma e talassemia, offrendo una speranza di guarigione a persone di tutte le età, a cominciare dai pazienti più piccoli.  Il trapianto di midollo osseo è spesso l’unica terapia salvavita per chi è affetto da malattie ematologiche, ma diventa efficace solo se il donatore è compatibile, e la compatibilità genetica è piuttosto rara.

Fondamentale, dunque, l’azione dei centri di reclutamento che con l’opera di sensibilizzazione sono in grado di aumentare il numero di donatori. Più donatori significa salvare più vite.

Il potenziale donatore di midollo osseo deve avere tra i 18 e i 35 anni, pesare più di 50 kg, essere in buona salute, esente da anomalie genetiche congenite, infezioni batteriche e/o virali rilevanti, malattie cardiovascolari rilevanti, malattie ematologiche/ oncologiche, malattie neurologiche, pregressi trapianti. Deve condurre una vita sana e non avere comportamenti a rischio.

I candidati di volta in volta arruolati nei diversi centri compilano 2 moduli di consenso e 1 scheda anamnestica. Successivamente avviene un colloquio con il dirigente medico e – se idonei – verranno sottoposti dopo la registrazione ad un piccolo prelievo ematico, per il quale non sono previste limitazioni di cibi solidi e liquidi, finalizzato alla tipizzazione HLA (antigene leucocitario umano) e del gruppo sanguigno. I dati saranno inseriti nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) e rimarranno disponibili sino ai 55 anni di età, in attesa di una possibile compatibilità con un paziente.

La ASL Roma 1 da agosto 2025 ha arruolato 26 donatori così suddivisi: Ospedale San Filippo Neri 18 Candidati (9 maschi e 9 femmine) e Ospedale Santo Spirito 8 Candidati (1 maschio e 7 femmine).