REALIZZATO DAL CAMPIDOGLIO

Inaugurato il parco d'affaccio tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio

Si estende su un'area di 6,5 ettari nella sponda destra del Tevere. Investimento di circa 1 milione di fondi giubilari

Inaugurato il parco d'affaccio tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio
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Inaugurato il parco d'affaccio oasi naturalistica tra ponte Milvio e ponte Flaminio, il quarto dei cinque parchi d'affaccio giubilari realizzati dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale.

Taglio del nastro con il Sindaco Roberto Gualtieri, l'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, il presidente del Municipio XV Daniele Torquati e la partecipazione di Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio e Fabrizio Ghera, Assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del territorio, Ciclo dei rifiuti e Patrimonio della Regione Lazio.

Nel nuovo parco, che si estende su un'area di 6,5 ettari nella sponda destra del Tevere, con un investimento di circa 1 milione di fondi giubilari, sono stati realizzati nuovi percorsi con passerelle in legno che permettono ai visitatori di immergersi in uno spazio fluviale caratterizzato da un bosco igrofilo ad alto fusto, ora rigenerato e arricchito di nuovi arbusti e di nuove piante tappezzanti.

La flora potrà essere scoperta accedendo alle tre nuove aree di sosta, realizzate in legno, che si snodano lungo tutto il percorso. La prima, a partire da ponte Flaminio, consente ai visitatori una sosta sotto i pioppi e i salici esistenti ed è connessa con la presenza di una vasca preesistente trasformata in giardino acquatico con piante igrofile proprie del Tevere mentre la seconda, situata al centro del parco, si apre su una splendida radura e si presenta come luogo particolarmente adatto ad attività didattiche e di gruppo. L’area, infatti, è di grande pregio naturalistico anche per la presenza di specie di uccelli acquatici come cormorani, gallinelle d’acqua e il Martin pescatore.

Infine, la terza area di sosta coniuga la vocazione naturalistica del parco con quella storico-archeologica: è infatti visibile l'antico cippo terminale che segnava l’ampiezza dell’alveo del Tevere (52 a.C.), la cui valorizzazione si aggiunge a quella del muro in blocchi di tufo, che già affiorava tra la vegetazione e che è stato riportato completamente alla luce, dopo la rimozione di limo, detriti e rifiuti. Nel corso dei lavori, è stata rinvenuta e riportata alla luce una parte degli antichi argini del Tevere in tufo, risalenti al I secolo a.C., un tratto dell'antica via Flaminia con il tradizionale basolato imperiale e un tratto di pavimentazione in sanpietrini del '900.  L’area del parco integra una porzione della ciclabile lungo il Tevere e, parallelamente, la Regione ha realizzato tra i due ponti un percorso carrabile per l’accesso ai mezzi di soccorso e manutenzione.

"È un bellissimo risultato, frutto anche di una importante collaborazione istituzionale, perché questo intervento è stato organizzato in tandem da Roma Capitale e da Regione Lazio, e restituisce ai romani un altro pezzo di Tevere, che siamo impegnati a riqualificare - ha dichiarato il sindaco Gualtieri.

“Con questo parco, dopo un intervento di completa bonifica, restituiamo alla città un’area di grande pregio naturalistico rimasta per anni inaccessibile il cui patrimonio arboreo è stato rigenerato e arricchito con specie ripariali tipiche del Tevere. Un progetto realizzato per valorizzare la vocazione ambientale e didattica di questo tratto della riva del fiume e, allo stesso tempo, per recuperarne le importanti presenze storiche e archeologiche venute alla luce durante i lavori. Il parco d’affaccio di ponte Milvio, per le sue caratteristiche, dialoga in particolare con quello del Lungotevere delle Navi inaugurato a marzo e avrà la sua naturale prosecuzione con il vicino parco del Foro Italico, in fase di ultimazione. Si va completando la realizzazione dei cinque parchi d’affaccio giubilari, ispirati ad una visione di riconnessione del Tevere alla città e alla creazione di un grande parco lineare fluviale, recuperando aree degradate per offrire nuovi spazi verdi, scenari unici e preziosi luoghi di biodiversità. Vogliamo che i nuovi parchi d’affaccio diventino davvero beni comuni e per questo abbiamo recentemente pubblicato un bando per la gestione condivisa attraverso patti di collaborazione con le associazioni” dichiara l’Assessora Alfonsi.