Inaugurata la nuova Rambla di Pietralata
Il progetto rientra nel Contratto di valorizzazione urbana siglato tra Roma Capitale e il MIT nel 2015 e ha avuto un costo complessivo di 5 milioni di euro

È stata inaugurata la nuova Rambla di Pietralata, un’ampia area pubblica completamente riqualificata nel Municipio IV. Pensata per favorire la socialità, la mobilità sostenibile e la fruizione del verde urbano, la Rambla si estende su 17.000 metri quadrati, di cui oltre l’80% a verde, restituendo ai cittadini un luogo di incontro, benessere e cultura. All'evento inaugurale hanno partecipato il Sindaco, Roberto Gualtieri, l'assessora ai Lavori Pubblici e alle infrastrutture, Ornella Segnalini, e il Presidente del Municipio IV, Massimiliano Umberti.
Il progetto
Il progetto rientra nel Contratto di valorizzazione urbana siglato tra Roma Capitale e il MIT nel 2015 e ha avuto un costo complessivo di 5 milioni di euro. La nuova Rambla è articolata in due ambiti distinti: ambito A – La Piazza e ambito B – Il giardino ciclopedonale. La piazza - Situata a ovest delle Cave di Pietralata, la piazza è uno spazio pedonale su più livelli che degrada dolcemente verso la quota stradale. È composta da: un’ampia zona pavimentata, scalinate e rampe, una fontana. pensiline, percorsi pedonali e aree boschive e a prato. L'insieme crea una piazza urbana articolata e accessibile, che valorizza il paesaggio e stimola la fruizione collettiva.
Il giardino ciclopedonale - Corre parallelamente a via delle Cave di Pietralata fino al polo universitario e al nuovo mercato di via Benedetti. È destinato alla mobilità dolce e alle attività sportive all’aperto. Lungo il tracciato si trovano: un percorso ciclopedonale, due aree verdi con tracciati naturalistici, siepi di essenze officinali e mediterranee, un prato interno alla pista e numerose alberature.
Sostenibilità ambientale
Durante i lavori sono state apportate modifiche per migliorare l’impatto ambientale dell’intervento. In particolare: tutte le pavimentazioni, ad eccezione della piazza e dei marciapiedi, sono realizzate in calcestruzzo colorato drenante e le aree verdi sono dotate di un sistema di irrigazione alimentato con acqua di ricircolo delle fontane e delle fontanelle, raccolta in vasche di accumulo sotterranee.
Le indagini archeologiche
Durante i lavori sono emersi reperti archeologici di grande interesse, che hanno richiesto oltre un anno di indagini e portato a una variante progettuale per preservare i ritrovamenti. Sono state rinvenute murature e un pozzo pertinenti a una villa rustica romana già nota nella zona tra via Carlo Amoretti e via delle Cave di Pietralata, oltre a 13 tombe di epoca tardoantica. La Soprintendenza Speciale di Roma ha autorizzato il rinterro protetto dei reperti mediante l’uso di geotessuti e ha prelevato alcuni manufatti per la conservazione.