"Il Rapporto della legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea"
L'incontro nella Sala della Regina di Montecitorio

“Desidero rivolgere un ringraziamento particolare all’Osservatorio sulla legislazione per aver reso possibile la presentazione del “Rapporto sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea”, congiuntamente alla presentazione della Quarta edizione delle “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni”.
La quarta edizione vede la luce grazie alla volontà della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome di dare corso all’aggiornamento del manuale che, fin dalla sua origine, costituisce, nell’ambito delle tecniche di produzione legislativa, un importante punto di riferimento del decisore politico”.
Così il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, Antonello Aurigemma, intervenuto questa mattina presso la Sala della Regina di Montecitorio alla presentazione del “Rapporto sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea”, congiuntamente alla presentazione della Quarta edizione delle “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni”.
“Il Rapporto – prosegue Aurigemma - non è solo una fotografia di dati, ma anche una preziosa raccolta di informazioni utili per noi decisori politici, a orientare la nostra attività alla ricerca di soluzioni adeguate a dare risposte ai bisogni dei cittadini.
L’obiettivo principale del legislatore è proprio quello di creare le condizioni migliori, affinché le decisioni prese siano più consone e più rispondenti alle esigenze del tessuto sociale delle nostre comunità. Il Rapporto, quindi, rappresenta un valido supporto per le Assemblee legislative.
Io credo fermamente, e mi batterò per questo, che le assemblee legislative debbano soprattutto orientarsi nella discussione e approvazione di leggi settoriali e avviare finalmente una stagione di formazione di testi unici, così da privilegiare la trasparenza e la chiarezza della normativa, per garantire la certezza del diritto.
Occorre poi evitare, come qualche volta accade, che le giunte utilizzino strumenti per evitare la discussione nelle commissioni consiliari competenti, o per limitare il dibattito in assemblea”.
Mentre io ritengo che il confronto in aula tra le diverse forze politiche sia un irrinunciabile strumento di garanzia, volto a raggiungere sulla legge un punto di compromesso e di condivisione quanto più ampio possibile.
Il dibattito politico costituisce, infatti, una risorsa importante, soprattutto per consentire una maggiore partecipazione democratica alla formazione delle leggi, da parte degli eletti del popolo.
Inoltre, tra gli aspetti di assoluta rilevanza, rientra sicuramente la valutazione dell’efficacia delle disposizioni rispetto all’impatto previsto e ai risultati attesi. E poi, risulta altrettanto importante la fase di applicazione della legge: a tal proposito, gli enunciati normativi devono rispettare sempre di più i criteri di chiarezza e uniformità, per consentire una corretta comprensione e garantire la coerenza interna del sistema normativo”. La corretta redazione dei testi normativi e la qualità della legislazione, costituiscono strumenti necessari anche per ridurre quella distanza che spesso si crea tra istituzioni e cittadini”