Bambina con malattia rara allontanata dalla madre, interviene l'assessore
Roma Capitale continuerà a seguire l’evolversi della vicenda con la massima attenzione

In merito alla vicenda della bambina di cinque anni, affetta da una malattia rara e allontanata dalla madre per essere collocata in casa famiglia in esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, l’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, e l’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, esprimono profonda attenzione per un caso particolarmente delicato, che coinvolge una minore in condizione di fragilità clinica e una madre già seguita dai servizi come vittima di violenza domestica.
L'intervento dell'assessore Lucarelli
Monica Lucarelli dichiara: “Sempre e soprattutto nei contesti segnati dalla violenza familiare, ogni misura che comporti la separazione forzata tra madre e figlia deve essere assunta solo in casi estremi, con tutte le garanzie di tutela. L’allontanamento di un minore deve restare sempre l’ultima ratio. Se una donna, dopo aver subito violenza, teme che denunciare significhi perdere il proprio figlio, si trasforma in vittima due volte. È questa la forma più subdola di violenza istituzionale, ed è un rischio che dobbiamo evitare ad ogni costo. Lo abbiamo ribadito anche all’interno della Cabina di Regia del progetto M.A.R.A., dove stiamo costruendo una rete stabile e integrata per il contrasto alla violenza di genere. È essenziale un approccio che metta al centro la protezione reale delle donne e dei bambini. Le istituzioni devono essere un presidio di giustizia, non un meccanismo che genera ulteriore sofferenza.”
L'intervento dell'assessore Funari
Barbara Funari afferma: "Il principio del superiore interesse del minore – sancito anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia – deve prevalere su altre scelte predeterminate. Confidiamo che le richieste formulate dalla Garante per l'infanzia e l'adolescenza Marina Terragni siano accolte e sia valutato attentamente se non ci sia un aggravamento dei rischi di salute della bambina a causa dell'allontanamento. Un caso che evidenzia e conferma la complessità delle decisioni relative all'affidamento dei minori e l'importanza di considerare il benessere del bambino come priorità assoluta. È una situazione che richiede molto equilibrio tra la protezione dei minori e il rispetto della salute fisica e psicologica del bambino. Per questo è assolutamente necessario anche un parere di un collegio medico".
Le due assessore accolgono con favore l’auspicio espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e dalla Garante regionale affinché, se ritenuto opportuno dalla magistratura, venga attivata una valutazione clinica indipendente presso una struttura altamente specializzata, che possa esprimersi sulla compatibilità tra il provvedimento disposto e lo stato di salute della bambina, anche in relazione agli effetti potenzialmente traumatici del distacco.
“Roma Capitale – concludono Lucarelli e Funari – continuerà a seguire l’evolversi della vicenda con la massima attenzione, nel rispetto delle competenze dell’autorità giudiziaria, ma con la convinzione che ogni scelta debba essere fondata su un approccio multidisciplinare, rispettoso dei diritti dei bambini e delle donne e coerente con i principi della Convenzione di Istanbul. Ogni decisione deve garantire sicurezza, non produrre nuove ferite.”