IL LIBRO

“Via Tacito”: il nuovo enigma nel cuore della Capitale

Il secondo volume di Claudio Scarpino sui misteri del rione Prati

“Via Tacito”: il nuovo enigma nel cuore della Capitale

A cura di Ilaria Solazzo

Una rapina misteriosa, un poliziotto determinato e un intreccio che si snoda tra le strade del rione Prati. È questo il cuore pulsante di Via Tacito, secondo volume della serie scritta da Claudio Scarpino e pubblicato il 3 luglio 2021 da Youcanprint (174 pagine, ASIN: B098MLTX9W).

Dopo l’ottimo riscontro del primo libro, Scarpino torna a raccontare le indagini dell’Ispettore Capo Antonio Cosentino, protagonista della serie, che si affida all’intuito e all’amicizia di Pietro Russo, un calzolaio dotato di grande capacità di osservazione. I due, uniti da un legame profondo, si trovano coinvolti in un’indagine su una rapina atipica: all’interno di un’oreficeria non è chiaro cosa sia realmente stato sottratto.

Un’indagine complessa, dove le piste si moltiplicano e i sospetti si insinuano tra le pieghe dei segreti familiari degli orafi coinvolti. Con l’aiuto dell’agente Valentina Rinaldi, figura chiave nell’evoluzione del caso, la trama si sviluppa mantenendo alta la tensione fino alla fine.

Un giallo romano che parla di amicizia e umanità

Ambientato in una Roma autentica, viva e ricca di contrasti, il romanzo si distingue per il ritmo narrativo fluido e per la capacità di mescolare quotidianità e mistero. Ma è soprattutto il tema dell’amicizia a emergere con forza: tutti i personaggi principali della serie sono ispirati a persone reali, amici dell’autore, e questo conferisce ai dialoghi e alle dinamiche una sincerità rara.

“Romanzo ben scritto e da leggere tutto d’un fiato”, scrive una lettrice su Amazon. Un’altra sottolinea “la cura nei dettagli e la suspense che accompagna il lettore fino all’ultima pagina”, lodando il calzolaio Pietro Russo come una figura preziosa, che affianca con umiltà e intelligenza le indagini del vero protagonista, l’Ispettore Capo Antonio Cosentino.

Il libro può essere letto sia come seguito del primo volume, sia come episodio a sé stante, confermando Claudio Scarpino come una voce originale nel panorama del giallo italiano contemporaneo.

Intervista a Claudio Scarpino, autore di “Via Tacito”.

Buongiorno Signor Scarpino, grazie per essere con noi. Partiamo dal titolo: perché ha scelto proprio Via Tacito?
“Via Tacito non è solo una via del rione Prati. È un luogo di memoria, un angolo di Roma con un ritmo tutto suo. Ambientare la storia lì ha aggiunto autenticità al racconto. Dopo il primo libro, ho deciso di intitolarli sempre con il nome della via dove succede il fatto criminoso, anche per ricordare il rione Prati, dove ho iniziato a lavorare e a trascorrere diverso tempo con il mio hobby della fotografia. Infatti, proprio in via Tacito c’era un grande negozio di apparecchiature fotografiche, mentre la gioielleria della rapina è completamente inventata.”

Il protagonista è un poliziotto, Antonio Cosentino, che si fa aiutare da un amico calzolaio. Come nasce questa dinamica?
“Tutto nasce dal desiderio di raccontare l’indagine da una prospettiva nuova. Antonio è un Ispettore Capo esperto, ma è anche un uomo che si fida delle persone che ha accanto. Pietro, con il suo sguardo attento e la sua sensibilità, rappresenta un valido aiuto. E alla base c’è una vera amicizia.”

Come ha costruito l’intreccio della rapina?
“Sono partito da un’idea semplice ma intrigante: un furto in cui non si sa esattamente cosa manca. Da lì ho lavorato sulle relazioni, creando personaggi ambigui e situazioni in bilico, per spingere il lettore a interrogarsi continuamente.”

Valentina Rinaldi è un personaggio molto apprezzato. Qual è il suo ruolo?
“Valentina è il ponte tra razionalità e intuito. La sua presenza bilancia il dinamismo investigativo di Antonio e la riflessione silenziosa di Pietro. È fondamentale nella riuscita dell’indagine.”

Tutti i personaggi principali sono amici reali. Quanto conta questo aspetto nella scrittura?
“Tantissimo. Non sono solo personaggi: sono persone che conosco, che stimo, e che mi ispirano. La loro presenza rende la storia più vera. L’amicizia è il nucleo attorno al quale ruotano le vicende.”

Cosa vorrebbe che restasse ai lettori dopo la lettura?
“Che anche le persone più semplici, con umanità e attenzione, possono fare la differenza. E che le relazioni autentiche – come l’amicizia – sono la forza che ci aiuta ad affrontare anche ciò che non comprendiamo del tutto.”

Via Tacito non è solo un giallo ben costruito, ma un racconto di relazioni vere, di fiducia e di osservazione. Claudio Scarpino ci regala una storia in cui il mistero si intreccia con la quotidianità e dove la vera forza sta nei legami tra le persone. Perché a volte, per risolvere un enigma, basta saper ascoltare e guardare con occhi sinceri.