Il Ministero della Cultura investe oltre 15 milioni di euro per completare e riqualificare l’Ala Cosenza della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAMC) di Roma, rimasta incompiuta per circa cinquant’anni.
L’intervento, definito “strategico” dal Ministro Sangiuliano, mira a trasformare l’ala in un polo culturale innovativo per la città.
-
Il Progetto: L’ampliamento fu originariamente promosso negli anni ’60 dall’allora direttrice Palma Bucarelli e affidato all’architetto Luigi Cosenza come “museo-scuola”. Dopo decenni di ritardi e stop, il progetto attuale, firmato da Mario Botta, mira a rispettare l’identità dell’edificio originale pur trasformandolo in un’infrastruttura culturale contemporanea.
-
Obiettivi: Il masterplan prevede il recupero della Galleria Maggiore, la creazione di un nuovo Centro Studi di oltre 2.000 mq (per archivi e biblioteca), un auditorium rinnovato, e spazi per mostre temporanee. L’ala sarà inoltre potenziata con sistemi energetici moderni. Tutte le funzioni saranno collegate ma autonome, con ingressi indipendenti.
-
Impatto: L’Ala Cosenza, una volta completata, diventerà un polo integrato di ricerca, conservazione e formazione, rafforzando il ruolo internazionale della GNAMC nell’arte moderna e contemporanea e restituendo alla città uno spazio atteso per decenni.
La GNAMC in Breve
Fondata a Roma nel 1883 e con sede dal 1911 nel palazzo di Valle Giulia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea custodisce una vasta collezione (circa 20.000 opere) che copre le principali correnti artistiche dall’Ottocento ai giorni nostri. Dal 2014 ha avviato un progetto di riorganizzazione degli spazi, culminato nella mostra “Time is Out of Joint”, che rilegge le collezioni accostando opere per assonanze e contrasti, includendo artisti come Van Gogh, Monet, Klimt, Balla, De Chirico, Guttuso e Warhol.