Le indagini

Il giallo di Villa Pamphili, effettuate le autopsie. Attesa per l'esame del dna

Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona

Il giallo di Villa Pamphili, effettuate le autopsie. Attesa per l'esame del dna
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Il ritrovamento, a poche ore di distanza, dei corpi di una neonata di circa sei mesi e di una donna di circa 40 anni, si presenta come un vero e proprio rompicapo per gli investigatori, impegnati ad individuare l'autore, o gli autori, di quello che per la Procura è al momento un duplice omicidio aggravato.

Le indagini

L'indagine prosegue su due binari: da una parte l'identificazione delle vittime, dall'altra la ricerca del presunto responsabile. Nelle ultine ore sono arrivate diverse segnalazioni: alcuni testimoni riferiscono di aver visto, nella giornata di sabato, una persona aggirarsi all'interno dell'area verde con in braccio una sorta di "fagotto". Una pista ancora da verificare. Al momento, nessuno dei testimoni ha riconosciuto le vittime nelle fotografie mostrate dagli investigatori.

Dalle prime verifiche è emerso che il sacco contenente il corpo della donna non sarebbe stato trascinato ma piuttosto adagiato vicino ad alcuni oleandri, poco distante da uno degli ingressi su via Olimpica. Il dettaglio farebbe ritenere poco probabile che l'operazione possa essere stata portata a termine da una sola persona.

L'ipotesi principale è che tra le due vittime ci sia un legame di parentela: madre e figlia, morte in momenti diversi. Una valutazione suggerita dallo stato del corpo della donna, in avanzata decomposizione e forse già da qualche tempo nel punto in cui è stato trovato. Gli inquirenti ritengono che il decesso risalga ad alcuni giorni prima rispetto a quello della neonata, trovata sabato pomeriggio intorno alle 16 nei pressi di una siepe, all'interno del grande parco della Capitale, a circa 200 metri dal corpo della presunta madre.

L'autopsia

Nessuna ferita da arma da fuoco, nè da taglio. Questo il primo risultato dell'esame autoptico sul corpo della donna. Per gli esami tossicologici si dovrà attendere 2 mesi. La piccola invece aveva un livido sulla nuca. Risposte sull'identità arriveranno dall'esame del dna.

Parallelamente chi indaga sta tentando di ricostruire le ore precedenti al ritrovamento attraverso l'analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, in particolare tra via Olimpica e via Aurelia Antica. Si stanno inoltre raccogliendo testimonianze per verificare se la donna e la bambina gravitassero nella zona di Villa Pamphili, frequentata anche da persone senza fissa dimora che spesso trascorrono la notte in giacigli di fortuna, in un contesto segnato dal degrado.