Vigile indagato per molestie, avrebbe ricattato automobiliste per annullare multe
Perquisito l’agente, sequestrati cellulare e computer. Indagini in corso su altri episodi.
Un agente della Polizia Locale di Roma Capitale è finito al centro di un’inchiesta per molestie e concussione. Secondo l’accusa, avrebbe chiesto il numero di telefono a due automobiliste in cambio dell’annullamento di una multa. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono tuttora in corso.
La denuncia
L’agente è in servizio presso il I Gruppo Prati della Polizia Locale. Secondo quanto emerso dalla denuncia di Flavia Restivo, attivista femminista, e di un’altra presunta vittima, il vigile avrebbe usato la propria posizione per esercitare pressioni su automobiliste fermate per violazioni al codice della strada.
Il caso ha guadagnato attenzione mediatica anche grazie a un servizio della trasmissione Le Iene, che ha portato alla luce ulteriori segnalazioni.
Il sostituto procuratore Francesco Marinaro ha disposto una perquisizione personale, domiciliare e telematica: sequestrati il telefono cellulare e il computer dell’indagato, oltre ad altro materiale di cui non sono stati resi noti i contenuti.
Si indaga su altri episodi
Le indagini, affidate anche internamente alla Polizia Locale, sono state estese ad altri possibili episodi. Decine le persone già ascoltate come testimoni, tra cui commercianti e residenti della zona Prati e Vaticano. Secondo gli inquirenti, le presunte vittime potrebbero essere numerose.
Al momento, l’agente è formalmente indagato. La Procura prosegue gli accertamenti, mentre sul fronte disciplinare si attendono sviluppi anche dall’amministrazione capitolina.