Truffa e riciclaggio all'estero: sequestrati 5 milioni di beni, smantellata organizzazione di 30 persone
Ramificazioni societarie anche all'estero tra Slovacchia, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito
Un dipinto attribuibile a Francisco Goya, sette misure cautelari e sequestro di beni per circa circa 5 milioni di euro. Operazione congiunta di Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e la Squadra Mobile d Roma. Oltre 30 persone accusare a vario titolo di fare parte un'organizzazione dedita a commettere diversi reati e a "ripulire" i proventi illeciti attraverso una "centrale di riciclaggio"; operare tramite l'ausilio di una complessa architettura societaria, al cui vertice sono state poste alcune società con sede in Slovacchia e negli Emirati Arabi Uniti; occultare nel tempo un consistente patrimonio immobiliare, anche attraverso l'interposizione di schermi societari di diritto britannico.
In particolare, 6 soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono indagati in quanto sospettati di far parte di un'associazione per delinquere con basi operative in Roma, ma con ramificazioni societarie anche all'estero (Slovacchia, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito), finalizzata alla fittizia intestazione di quote societarie, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, al riciclaggio e all'autoriciclaggio.
Un settimo soggetto avrebbe fornito il proprio contributo nel "ripulire" i proventi dei reati, occultando così la loro provenienza illecita. Nello specifico arresti domiciliari nei confronti di due consulenti finanziare e un imprenditore e immobiliarista romano; la misura dell'obbligo di dimora nei confronti di un imprenditore edile di origine albanese ; un consulente aziendale, attivo a Roma e nella provincia di Frosinone ; un manager milanese che avrebbe curato, per conto del sodalizio, gli aspetti economici, finanziari e gestionali delle società strumentali alla realizzazione del programma criminoso del sodalizio; il sequestro di beni fino al valore di circa 5 milioni di euro.
Nel corso delle indagini, la valorizzazione degli elementi acquisiti aveva già consentito di giungere al sequestro di circa 100.000,00 euro in contanti e di un prezioso dipinto attribuibile a Francisco Goya.