È durato meno di un giorno il mistero attorno al pirata della strada che, venerdì pomeriggio, ha investito e ucciso un pedone lungo la Strada Regionale 155. La vittima, Siamak Khalili, 54 anni, stava camminando a piedi sul bordo della carreggiata che collega Genazzano con Olevano Romano e Paliano, quando una Ford Eco Sport lo ha travolto, scaraventandolo violentemente sull’asfalto. Il conducente non si è fermato a prestare soccorso e si è dileguato, lasciando il 54enne agonizzante a terra. Nonostante i tentativi dei sanitari del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto.
La caccia al pirata della strada
Grazie alle testimonianze raccolte da chi aveva assistito all’incidente, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina hanno potuto contare su elementi preziosi: modello, colore e frammenti della targa dell’auto. Incrociando queste informazioni con le immagini di videosorveglianza della zona, gli investigatori sono riusciti in poche ore a risalire al veicolo coinvolto e, di conseguenza, al suo proprietario. Il responsabile è risultato essere un 60enne di Genazzano, rintracciato e fermato con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe anche tentato di depistare le indagini coinvolgendo persone estranee ai fatti.
Il ricordo della vittima
Siamak Khalili, di origine iraniana, viveva come ospite in un istituto religioso di Paliano. Interprete di professione, era conosciuto e apprezzato nella comunità per la sua disponibilità e sensibilità, qualità che lo avevano reso un punto di riferimento per molte persone. Ogni mattina percorreva a piedi un tratto della SR155 per raggiungere la fermata del Cotral, un’abitudine che, purtroppo, gli è costata la vita.
Sicurezza stradale sotto accusa
La tragedia ha riacceso il dibattito sulla pericolosità della SR155, una strada spesso teatro di incidenti a causa della scarsa illuminazione e dell’assenza di marciapiedi. Molti residenti lamentano anche la velocità eccessiva delle auto. «Ogni giorno percorro quel tratto per prendere il bus – racconta Alessandra, residente in zona – e so quanto sia rischioso. Le auto sfrecciano a più di 80 km/h e non c’è spazio per camminare. Servirebbero marciapiedi e controlli più severi».
Le indagini proseguono
I carabinieri continuano a raccogliere elementi utili per ricostruire con precisione la dinamica e valutare le eventuali responsabilità aggravanti del conducente. L’uomo, ora sotto indagine, rischia una pesante condanna per aver abbandonato la scena dell’incidente e per aver tentato di eludere le forze dell’ordine.