Attimi di tensione nel pomeriggio di mercoledì 5 novembre fuori dal campo nomadi di via di Salone, alla periferia est della Capitale. Un’auto della Polizia Locale di Roma Capitale, appartenente al Gruppo Torri, è stata colpita da un proiettile a pallini mentre si trovava in servizio nei pressi dell’insediamento.
L’allarme è scattato intorno alle 16, quando il lunotto posteriore del veicolo di servizio è andato in frantumi. Fortunatamente nessun agente è rimasto ferito. Sul posto sono stati avviati immediatamente gli accertamenti e la Polizia Locale ha trasmesso un’informativa in Procura contro ignoti per danneggiamento. Tra le ipotesi al vaglio, quella di un colpo esploso da un fucile a pallini.
Le reazioni
Sull’episodio è intervenuto anche Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale): “I nostri lavoratori meritano gli stessi strumenti, riconoscimenti, garanzie e tutele di cui godono i colleghi delle altre forze dell’ordine.” Dura anche la presa di posizione dei consiglieri capitolini della Lega, Fabrizio Santori e Maurizio Politi, insieme al coordinatore della Lega Salvini Premier Roma e Provincia Angelo Valeriani: “Siamo oltre ogni limite di tolleranza. Ora è tempo di cambiare: il sindaco si attivi. Chiudere Salone e gli altri campi rom, censire chi vi risiede e allontanare chi delinque è una priorità non più rinviabile.”
Sulla stessa linea anche Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Sicurezza di FdI Roma: “Non è più tollerabile continuare con questa situazione. È ora di dire basta a un servizio di vigilanza davanti ai campi rom che, oltre a essere del tutto inefficace, mette a rischio la vita e la sicurezza degli agenti.”