Passato al setaccio il quartiere Esquilino nel contrasto di microspaccio, rapine e ai furti con strappo. Reati per i quali, insieme a minacce e lesioni, sono state arrestate nove persone, tra corrieri della droga su quattro ruote, esecutori materiali, vedette, pali e “staffettisti”. Tutte di origine straniera e di età compresa tra i 18 ed i 40 anni sono.
Agivano nell’area compresa tra via dei Normanni e piazza Vittorio.
Risale a ieri pomeriggio l’ultimo arresto, scattato quando un quarantenne di origini cubane è stato sorpreso dagli agenti, a bordo della propria auto, mentre aspettava il cliente di turno pronto alla consegna della dose di cocaina pattuita. In auto, a portata di mano, aveva una scorta di 15 involucri già confezionati per la vendita al dettaglio.
Sempre “al volante”, ma non della propria macchina, è stato intercettato il venticinquenne tunisino che, colto sul fatto dalla proprietaria, ha addotto la scusa di un mero errore di veicolo. L’intervento della polizia ha sventato sul nascere i suoi piani: il giovane, infatti, dopo essersi guadagnato un mazzo di chiavi della vittima, che era custodito nell’abitacolo, aveva rovistato tra i documenti dell’auto per prelevare il libretto da cui risalire alla residenza della donna.
Esecutori materiali, vedette, pali e “scambi di testimone” sono, invece, i profili della trama operativa tessuta dagli altri sette arrestati per rapine o furti con strappo. Le vittime sono state prese di mira sempre a ridosso di piazze o parchi pubblici che si prestano al gioco di copertura o di spalleggiamento tra i complici.
Strutture ricettive
I controlli messi in campo dalla Questura sono stati orientati anche al contrasto all’abusivismo recettizio. A due passi da Piazza Vittorio, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa hanno scoperto l’ennesimo “trasformismo” per aggirare la normativa di settore. L’affittacamere abusivo, nascosto dietro la facciata di una SCIA per “altre forme di ospitalità”, sebbene oltremodo pubblicizzato su uno dei più famosi motori di ricerca internazionale, è risultato altresì, di fatto, “fantasma” per il sistema “Alloggiati Web” in uso alla Questura. Nei confronti del titolare, il Questore ha quindi ordinato l’immediata cessazione dell’attività abusiva oltre alla sospensione per cinque giorni di quella formalizzata e a norma di legge.