“Stop al genocidio, fermiamo il sionismo con la resistenza”: è questo lo slogan che oggi accompagnerà il corteo nazionale pro-Palestina nella Capitale. Migliaia di manifestanti, arrivati da tutta Italia, si raduneranno dalle 14:30 a Porta San Paolo per sfilare fino a piazza San Giovanni, attraversando Colosseo, via Labicana e via Merulana. Attese delegazioni studentesche, sindacati di base, comunità palestinesi e attivisti della Flotilla. Imponente il piano di sicurezza: presidi delle forze dell’ordine, modifiche al traffico e possibili chiusure temporanee di fermate metro come Piramide e Colosseo.
Il piano sicurezza
Il prefetto Giannini ha predisposto un piano sicurezza straordinario con oltre 2.000 agenti tra polizia, carabinieri, finanza e polizia locale, oltre a reparti speciali e Digos in borghese per prevenire infiltrazioni. Sono state sospese ferie e congedi delle forze dell’ordine e richiesti rinforzi da altre regioni. Controlli intensificati fin dall’alba nei principali nodi d’accesso alla Capitale, come Anagnina, Tiburtina e i caselli autostradali. Chiuse al traffico le vie interessate dal corteo fino a sera, con divieti di sosta e rimozioni già dalla notte. Prevista la deviazione di 30 linee bus e lo spostamento dei taxi da Ostiense e San Giovanni. L’obiettivo è garantire ordine pubblico in una giornata considerata ad alta tensione.