Per le esequie del Papa schierata la sicurezza in 3D
Sarà una Roma blindata per l’ultimo saluto al Papa: sicurezza a 360 gradi

Superficie, sottosuolo, cielo e acqua: sono questi i quattro livelli su cui si sta articolando il dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura di Roma in vista dei funerali del Santo Padre. Una macchina organizzativa imponente, in funzione già da giorni, per garantire la massima protezione durante gli eventi che accompagnano l’ultimo saluto al Pontefice. In superficie, agenti appiedati e a bordo di pattuglie presidiano le vie di accesso al Vaticano, monitorando ogni movimento lungo le direttrici principali di afflusso dei fedeli. Nel sottosuolo, invece, le squadre dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico controllano le stazioni della metropolitana e le banchine, con particolare attenzione alle linee e fermate più vicine a San Pietro. Un ruolo chiave lo giocano le nuove tecnologie.
Immagini 3D in tempo reale
Visioni aeree e immagini 3D vengono trasmesse in tempo reale al Centro per la gestione della sicurezza dell’evento. Grazie a droni e strumenti ad alta tecnologia, la Polizia è in grado di sorvegliare dall’alto l’intera area di piazza San Pietro, superando gli ostacoli visivi imposti dalla complessa architettura urbana. Un supporto essenziale per gli operatori impegnati a terra. Infine, sul fronte acqueo, la Polizia fluviale è attiva fin dai primi momenti dopo la notizia della scomparsa del Papa. Le unità controllano senza sosta il tratto del Tevere che attraversa il cuore della città, proprio a ridosso di via della Conciliazione.