È previsto nei prossimi giorni un incontro cruciale tra il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della Lazio Claudio Lotito per discutere il futuro dello Stadio Flaminio. Al centro del vertice non solo la ricostruzione dell’impianto sportivo, ma anche la riqualificazione dell’intera area, oggi in attesa di un vero rilancio urbano.
Il progetto, dal valore di 440 milioni di euro, punta a trasformare il vecchio stadio disegnato da Nervi in un’arena moderna da 44mila posti, dedicata ai tifosi biancocelesti. Una struttura all’avanguardia nel cuore di Roma nord, tra il Tevere e Monti Parioli, a ridosso del Maxxi e dell’Auditorium.
Riqualificazione urbana e Museo delle Scienze
L’intervento urbanistico sarà molto più ampio: previsto un complesso residenziale nelle ex caserme di via Guido Reni, il nuovo Museo delle Scienze, l’ampliamento del Maxxi e un nuovo ingresso per l’Auditorium. Parte delle risorse arriveranno dai 60 milioni di euro di oneri concessori legati alla trasformazione urbana.
Viabilità e parcheggi, i nodi da sciogliere
Restano però da definire alcuni aspetti fondamentali, come la gestione della viabilità in una zona già congestionata e la realizzazione dei parcheggi per i visitatori. Il timore dei residenti è che l’area, già sotto pressione, possa subire un ulteriore impatto ambientale e acustico, specie in caso di eventi extra-sportivi come concerti.
Diritto di superficie e utilizzo dell’impianto
Il Comune sarebbe orientato a concedere a Lotito il diritto di superficie, in attesa di chiarimenti sull’utilizzo dello stadio anche al di fuori delle gare ufficiali della Lazio. L’obiettivo è renderlo un impianto vivo tutto l’anno, ma serve un equilibrio con le esigenze del quartiere. Il confronto tra Campidoglio e società biancoceleste sarà determinante per il futuro del Flaminio e per ridisegnare uno dei quadranti più iconici e controversi della Capitale.