Operava sotto la copertura di un’associazione culturale, ma in realtà era una casa di prostituzione. Un noto night club della Capitale, è stato chiuso per 60 giorni con la revoca definitiva della licenza di somministrazione di alimenti e bevande. Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Roma, nell’ambito di un’inchiesta per sfruttamento della prostituzione.
Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura, erano iniziate con un controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli accertamenti hanno però fatto emergere un giro di prostituzione all’interno del locale, dove alcune ragazze offrivano prestazioni sessuali a pagamento nel privé.
L’indagine amministrativa
Il gestore del locale è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Parallelamente, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha svolto un’indagine amministrativa, evidenziando come l’attività rappresentasse un rischio per l’ordine pubblico e violasse le norme sulla moralità e il buon costume.
Sulla base degli elementi raccolti, il Questore ha disposto la sospensione temporanea dell’attività e la revoca definitiva della licenza. I sigilli al locale sono stati apposti dagli stessi agenti della Divisione Amministrativa e Sociale.