'Natura è cultura', il 25 aprile torna Floracult
Sul fronte botanico, esposte rarità come agavi particolari, agrumi rari, e una collezione di palme subtropicali da Ischia

L’edizione 2025 di Floracult, la tre giorni romana dedicata alla florovivaistica e alla sostenibilità, si sviluppa attorno al tema “Coltivare la meraviglia” e al concetto che “la natura è cultura”.
Tra gli appuntamenti più significativi:
Luana Toniolo (Museo Etrusco di Villa Giulia) e Giorgio Polesi (Parco di Veio) aprono l’evento.
Ugo Morelli, scienziato cognitivo, parlerà del legame tra empatia e meraviglia.
L’antropologo colombiano Carlos Castaño-Uribe presenterà la scoperta di antichi murales rupestri nel massiccio del Chiribiquete in Amazzonia, noti come la “Cappella Sistina dell’Amazzonia”, con foto di Alessio Romeo.
Paolo Pileri, con la giornalista Silvia Bencivelli, presenterà Dalla parte del suolo, libro e intervento sul consumo del suolo e la necessità di un attivismo ecologico.
Spazio anche per i bambini e per l’arte, con le opere di Raimondo Galeano nei Casali del Pino.
Sul fronte botanico, esposte rarità come agavi particolari (es. Agave albopilosa, Blue Glow, White Rhino), agrumi rari (tra cui l’Arancio Arcobal), e una collezione di palme subtropicali da Ischia, tra cui:
Archontophoenix cunninghamiana
Brahea dulcis
Caryota mitis
Sabal minor
Arenga engleri
Paullinia cupana (Guaranà), pianta curativa dal frutto simile a una pupilla.
Floracult si conferma come un evento che intreccia natura, cultura e consapevolezza ambientale.