E' stata chiesta l'espulsione dei tre cittadini stranieri arrestati per l'accusa di violenza sessuale ai danni di una ventenne nel corso del Concertone del Primo maggio a Roma. I tre, tra i 22 anni e i 25 anni, venuti in Italia con una richiesta di soggiorno per studio, sono stati bloccati dagli agenti del commissariato Esquilino intervenuti su richiesta della vittima. Secondo quanto raccontato dalla ragazza, i tre nel corso del concerto, approfittando anche della calca, si sono avvicinati e l'hanno accerchiata e molestata. La giovane è riuscita a mettersi in salvo grazie all'intervento di una sua amica che l'ha trascinata via prendendola per un braccio.
La vittima ha immediatamente allertato le forze dell'ordine ed è riuscita a fornire una descrizione degli aggressori che sono stati bloccati poco dopo da poliziotti in borghese. Su quanto avvenuto a piazza San Giovanni è però scoppiata la polemica politica.
La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, afferma che "da parte di molte forze politiche non ci sia stata una presa di posizione corale" per "l'ennesimo episodio che avviene durante un evento di massa. Dispiace - aggiunge - però che in tanti, in altre occasioni così loquaci, non abbiano avvertito fin qui il bisogno di esprimersi".
Dal canto loro gli organizzatori dell'evento, le sigle sindacali Cgil-Cisl e Uil "condannano con forza" l'episodio e parlano di "un fatto grave e intollerabile, che colpisce ancora di più perché avvenuto in un contesto che ha lo scopo di promuovere diritti e libertà delle persone. Proprio dal palco del Concertone - spiegano - con forza e chiarezza, sono stati lanciati messaggi contro ogni forma di violenza, discriminazione e sopraffazione, in particolare contro quella che colpisce le donne".
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ringrazia "le donne e agli uomini delle Forze dell'ordine che, nella circostanza, in servizio in borghese tra la folla (come spesso fanno in servizi attenti, discreti e capillari, non sempre compresi per la loro importanza e spesso ingiustamente fraintesi) sono prontamente intervenuti nell'indifferenza di alcuni presenti salvando la vittima e assicurando gli aggressori alla giustizia".
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, definisce invece "agghiacciante" il fatto che ci sia stata "una sostanziale indifferenza da parte dei tanti presenti presunti paladini dei diritti che non sono intervenuti e addirittura si sono lamentati delle urla della donna perché disturbava l'ascolto della musica".