L'operazione

Maxi sequestro di fuochi d’artificio illegali

Arrestato per detenzione, fabbricazione e commercio abusivo di esplosivi un cittadino italiano di 40 anni.

Maxi sequestro di fuochi d’artificio illegali

E’ stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale esplodente detenuto illegalmente. Sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Rieti, nell’ambito di mirati controlli economici del territorio intensificati in vista delle prossime festività, ad arrestare per detenzione, fabbricazione e commercio abusivo di esplosivi un cittadino italiano di 40 anni.  Nel corso di un’attività di prevenzione e contrasto alla detenzione e commercializzazione abusiva di articoli pirotecnici, i militari del Nucleo Mobile del Gruppo di Rieti hanno sottoposto a controllo un soggetto già attenzionato, procedendo a una perquisizione presso la sua abitazione. All’interno di un magazzino adiacente è stato rinvenuto un vero e proprio deposito abusivo di fuochi d’artificio: decine di migliaia di artifici pirotecnici per un peso complessivo superiore alle due tonnellate, contenenti circa 300 kg di esplosivo netto.

Il locale era in parte adibito a punto vendita illegale, con scaffalature colme di articoli pirotecnici di vario tipo, incluse bombe carta, e in parte utilizzato come deposito. Particolarmente grave la scoperta di prodotti esplodenti artigianali non classificati e privi delle prescritte etichettature e istruzioni d’uso, nonché di sostanze altamente pericolose utilizzate per la fabbricazione degli stessi. Ulteriore materiale illecito è stato rinvenuto anche all’interno di un furgone nella disponibilità del soggetto.

Tutto il materiale è stato sequestrato e messo in sicurezza con l’ausilio di personale specializzato. L’uomo è stato arrestato per detenzione, fabbricazione e commercio abusivo di esplosivi, nonché per omessa denuncia. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato successivamente rimesso in libertà in attesa del procedimento penale.

Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire alla provenienza del materiale sequestrato e all’origine degli ordigni artigianali rinvenuti.