Studenti, giovani palestinesi, sindacati di base, centri sociali e gruppi antagonisti confluiranno a Roma per una mobilitazione nazionale a sostegno della popolazione di Gaza. Al grido “Stop al genocidio” e “Il sionismo si ferma con la resistenza” il corteo Pro Pal sfilerà sabato pomeriggio da Porta San Paolo diretto a San Giovanni, attraversando le vie del centro. L’attenzione per la manifestazione è massima e nelle prossime ore verrà predisposto un piano di sicurezza “imponente”.
Per la mobilitazione è stato presentato dagli organizzatori un preavviso per 20 mila persone, ma si pensa che a scendere in piazza quel giorno possano essere molti di più, come già avvenuto in occasione dello sciopero generale per Gaza di lunedì scorso quando le presenze alla manifestazione romana sono state nettamente più alte rispetto alle ottomila preannunciate. E quando si sono registrati duri scontri a Milano. Per questo al Viminale si punta, come ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a “serrare i ranghi”, evitando che gruppi violenti facciano deragliare i cortei dai binari pacifici. Ed il capo della Polizia, Vittorio Pisani, nel giorno del patrono San Michele Arcangelo, non ha nascosto che il periodo è “molto impegnativo”.
La questura della Capitale sta già lavorando su due capisaldi in vista della mobilitazione: “massimo rigore” contro le illegalità e consentire alle forze di polizia di operare in sicurezza. E proprio il questore, Roberto Massucci, ha definito “importante” l’appuntamento di sabato e ha sottolineato: “l’equilibrio” delle forze dell’ordine è “il nostro cavallo di battaglia, è la nostra forza e in quella direzione continueremo ad andare”. Il dispositivo di sicurezza in vista del corteo verrà messo a punto durante un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in programma in prefettura, poi ci sarà un tavolo tecnico in questura venerdì per definire gli ultimi dettagli. Nel pomeriggio, inoltre, è in programma un incontro con il ministro Piantedosi per fare il punto sulla situazione.
Di sicuro sabato ci saranno accurati controlli a ridosso del luogo di concentramento dei manifestanti e non solo. Sotto la lente i principali snodi di accesso alla Capitale: stazioni, caselli autostradali e fermate metro. In campo anche gli idranti, pronti ad entrare in azione in caso di disordini. La mobilitazione si intreccerà con altri due eventi in programma nella stessa giornata: il Giubileo dei migranti e la partita all’Olimpico Lazio-Torino.
E in attesa del 4 ottobre, si moltiplicano le iniziative pro Pal. Movimenti studenteschi e universitari proseguono con i presìdi permanenti e le occupazioni nelle scuole e negli atenei. Il gruppo di Cambiare Rotta, assieme a diversi collettivi, ha annunciato per domani un corteo alla Sapienza “per la Palestina e per la Flotilla”. Mentre oggi, sempre nella Capitale, è stato occupato il liceo Cavour, a due passi dal Colosseo. In agitazione pure licei e atenei a Torino. Giovedì a Roma, infine, protesteranno in Campidoglio anche i movimenti per la casa con lo slogan “Blocchiamo tutto! Anche gli sgomberi”