la Messa della Domenica di Pentecoste

Leone XIV: "Lo Spirito apra vie di riconciliazione, illumini i governanti"

"Pregare perché si dissolva l’odio e regni la pace" ha ribadito il Pontefice

Leone XIV: "Lo Spirito apra vie di riconciliazione, illumini i governanti"
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A un mese dall'elezione al soglio di Pietro, nella Solennità di Pentecoste, Leone XIV al Regina Caeli rinnova l'appello per il dono della pace. Lo fa dinanzi a 80 mila fedeli, e a coloro che sono collegati attraverso i mezzi di comunicazione, che ringrazia. Un dono da chiedere allo Spirito Santo, perché ci si comprenda pur nelle diversità, perché si abbia il coraggio di superare le frontiere. Una vitalità enorme della Chiesa pervade la piazza e le strade limitrofe al Vaticano. È la varietà dei carismi che trova un respiro larghissimo e si raduna nel desiderio di camminare nella comune via della concordia, affinché abiti nei cuori di ciascuno, nelle relazioni personali e in quelle internazionali.

Preghiera per la Pace

Il Pontefice leva la sua preghiera perché, per intercessione della Vergine Maria, tutti siano solerti nell'invocare dallo Spirito Santo il dono della pace. E precisa che la pace parte dai cuori: è là, nell'intimo di ciascuno, che questa va coltivata e fatta crescere. Infatti, "solo un cuore pacifico - sottolinea il Papa - può diffondere pace, in famiglia, nella società, nelle relazioni internazionali".

Gli scenari di conflitto non risparmiano nessun angolo di mondo: la Russia rende noto che sta conducendo una offensiva nella regione ucraina di Dnipropetrovsk; almeno 21 persone sono state uccise negli attacchi israeliani di questa mattina, 8 giugno, nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riporta Al-Jazeera citando fonti degli ospedali locali, gli attacchi hanno interessato edifici a est del campo profughi di Jabalia e diversi casi a est di Gaza City. Tante le guerre 'dimenticate' dai media, situazioni 'inceppate', 'incancrenite', che mietono vittime ogni giorno. Spesso con il tributo di civili e bambini innocenti.

A tutte queste aree del pianeta, consumate dalla rincorsa delle armi, si rivolge il Papa. Il suo pensiero va ai governanti su cui già era stata espressa una intenzione nella preghiera universale della Messa: Lo Spirito di Cristo risorto apra vie di riconciliazione dovunque c’è guerra; illumini i governanti e dia loro il coraggio di compiere gesti di distensione e di dialogo.

Messaggeri di speranza

Al termine della Messa, il Successore di Pietro affida ancora una volta a rappresentanti delle associazioni, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità - che hanno partecipato alla celebrazione in occasione del Giubileo loro dedicato - il mandato di farsi testimoni di speranza nei propri ambienti di lavoro e di vita. Care sorelle e cari fratelli, con la forza dello Spirito Santo ripartite rinnovati da questo vostro Giubileo. Andate e portate a tutti la speranza del Signore Gesù!

Il pensiero a studenti e docenti

E il Papa non dimentica quanti, tra allievi e docenti, terminano in questi giorni in vari Paesi, tra cui l'Italia, l'anno scolastico. Con affetto si rivolge a loro: Desidero salutare i giovani e tutti gli studenti e i loro professori, specialmente gli studenti che nei prossimi giorni faranno gli esami al termine del ciclo di studi.