In migliaia al corteo contro il dl sicurezza: "No allo Stato di paura"
In migliaia a Roma, anche un accampamento per boicottare il Giro d'Italia

'Alziamo la testa contro lo Stato di paura': dietro questo striscione-manifesto in migliaia hanno sfilato per le strade di Roma contro il decreto sicurezza del governo. 'Manganelli fallimento di Stato'. E ancora: 'Se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza', alcuni degli slogan scanditi dal corteo partito da Piazza Vittorio Emanuele e arrivato a piazzale Ostiense passando per il Colosseo, tra bandiere della pace e della Palestina. Oltre la rete no dl sicurezza, organizzatrice della manifestazione, presenti la Cgil, Avs - con i leader Bonelli e Fratoianni - il Pd con una delegazione guidata da Francesco Boccia, e il M5s.
"Contro un governo di fascisti. Hasta la victoria", il grido della piazza. "Al governo Meloni vogliamo dire che oggi siamo 150mila in piazza", l'annuncio degli organizzatori. "Abbiamo chiesto quanti siamo e di fare il conteggio a chat gpt", aggiungono dal megafono. Poi l'affondo alla premier: "Meloni siamo una marea che ti sta sfidando", ha affermato uno degli organizzatori, Gianluca Peciola. Diversa la stima della questura di Roma che parla di quasi diecimila manifestanti nel momento clou del corteo all'altezza di via Labicana nel passaggio nei pressi del Colosseo.
Alla manifestazione sono confluite diverse anime, tra cui i movimenti di lotta per l'abitare e quelli studenteschi partiti dall'università La Sapienza, a piazzale Aldo Moro: "Fermiamo il decreto liberticida, razzista e repressivo", le parole degli studenti che hanno sfilato. Il corteo, organizzato dopo i disordini dello scorso 26 maggio dove è rimasto ferito anche Luca Blasi, assessore del terzo municipio Montesacro, oggi è proseguito pacificamente per tutto il lungo tragitto, tra musica e interventi dal microfono. Qualche momento di agitazione solo quando una bandiera della X Mas è stata esposta all'angolo di via Labicana, al passaggio del corteo. Ma dai manifestanti sono partiti solo cori e il grido: "Siamo tutti antifascisti". L'autore della provocazione è stato poi identificato così come 30 attivisti di Extinction Rebellion.
E alcuni gruppi già si preparano al boicottaggio della tappa romana del Giro d'Italia. Contro la partecipazione della squadra israeliana, circa 200 manifestanti appartenenti ai gruppi studenteschi di Osa e Cambiare Rotta, con Usb e i movimenti per l'abitare, si sono fermati con le tende in piazza Numa Pompilio, staccandosi dal corteo, con l'intenzione di effettuare un accampamento per tutta la notte e compiere l'azione di boicottaggio.