Bagno di folla per Papa Leone, che è arrivato prima delle ore 8:00 per la messa conclusiva del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata.
Prima della celebrazione, il pontefice ha effettuato un lungo giro in papamobile in tutti i settori dove i giovani questa notte hanno dormito. I ragazzi in segno di affetto, hanno lanciano al Papa, , bandiere e peluche.
Il Papa, prima della messa, ha salutato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del Giubileo dei Giovani, dai rappresentanti della diocesi di Roma alla Protezione Civile, dalle forze dell’ordine ad Agostino Miozzo, coordinatore dell’assistenza al Giubileo. A presentare la lunga fila di persone a Papa Leone è stato monsignor Rino Fisichella, il responsabile del Giubileo 2025.
L’omelia di Papa Leone
“La pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo né, come abbiamo sentito nel Vangelo, da ciò che possediamo”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa del Giubileo dei Giovani. “È legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere. Comprare, ammassare, consumare, non basta. Abbiamo bisogno di alzare gli occhi, di guardare in alto, alle ‘cose di lassù’, per renderci conto che tutto ha senso, tra le realtà del mondo, solo nella misura in cui serve a unirci a Dio e ai fratelli nella carità, facendo crescere in noi sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, di perdono, di pace”
Papa Leone nell’omelia ha citato un discorso di Bergoglio: “Ciascuno di noi è chiamato a confrontarsi con grandi interrogativi che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma ci invitano a metterci in cammino, a superare noi stessi, ad andare oltre, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci, allora, se ci scopriamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!”, aveva detto Papa Francesco nell’agosto del 2023, messaggio oggi rilanciato da Prevost.