i primi eventi

Il Giubileo dei giovani entra nel vivo

Il Cardinale Parolin agli influencer, "in rete odio e fake, portate speranza"

Il Giubileo dei giovani entra nel vivo
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Entra nel vivo la settimana del Giubileo dei giovani. Parrocchie e scuole hanno già aperto i battenti ai giovani pellegrini e cominciano i primi eventi. L'anteprima è per gli influencer, quei cattolici che hanno scelto di fare i missionari nella rete. Il Papa invece ha incontrato i giovani del Perù dove è stato missionario per vent'anni e ha inviato un messaggio agli scout francesi sottolineando l'importanza di combattere insieme l'emergenza climatica. Domani, martedi' 29 luglio, la messa di "benvenuto" a Piazza San Pietro con mons. Rino Fisichella che darà ufficialmente il via al Giubileo dei giovani, il più importante dal punto di vista numerico di tutto l'Anno Santo, con le sue cinquecentomila presenze al momento previste. Ci sono i gruppi numerosi, dagli italiani agli spagnoli, ma anche i più piccoli e non meno importanti, come i 90 ragazzi arrivati dagli Emirati Arabi. Alla Fiera di Roma è stata allestita una vera e propria cittadella per ospitare migliaia di pellegrini.

Il Papa, parlando ai ragazzi della delegazione del Perù, ha invitato a fare tesoro di questa esperienza perché "non rimangano solo belle foto". "In questi giorni gioiosi del Giubileo dei Giovani , tutti voi avrete la bella esperienza di sentirvi parte del Popolo di Dio, parte della Chiesa universale, che abbraccia e racchiude tutta la terra, senza distinzione di razza, lingua o nazione", ha aggiunto il Papa. Agli scout francesi ha invece parlato di un tema molto sentito dalle giovani generazioni, l'emergenza climatica. "Oggi siamo invitati ad ascoltare con attenzione il grido del creato. Questa urgenza è imperativa per tutta l'umanità, a cui Dio ha affidato la sua opera. La nostra coscienza - ha sottolineato Leone - è profondamente interpellata dalla devastazione ambientale sempre più grave". Domani, 29 luglio, saluterà invece gli influencer nella basilica di San Pietro.

E i missionari digitali hanno vissuto la loro prima kermesse con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. La persona "è sempre un volto e non un profilo social" e "la sua storia è una storia sacra e non un insieme di dati", ha detto agli esperti di tik tok o youtube. Quello della rete è "un ambiente spesso impregnato di odio, di fake news, di falsità". "Fare dunque missione digitale è assumere le ferite e le domande di coloro che abitano quello spazio senza cedere all'anonimato, alla superficialità, alle tentazioni di protagonismo per riscoprire invece la bellezza del vivere la comunione della Chiesa e portare la speranza", ha aggiunto Parolin.

I giovani arrivano dunque a Roma a gruppi in vista degli appuntamenti clou della settimana che vivranno con Papa Leone: la veglia di sabato 2 e la messa di domenica 3 agosto. "Siamo al lavoro per fare in modo che la macchina dell'accoglienza sia a punto. I primi ragazzi stanno arrivando e questo ci riempie di gioia, perché portano freschezza e allegria. Sarà una bellissima invasione pacifica di Roma", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Tanti i ragazzi dei movimenti e delle associazioni, dalla Comunità di Sant'Egidio ai Salesiani. Questi ultimi sono arrivati a Roma in 5 mila da 33 paesi.