IL BILANCIO

Giubileo dei giovani, la Capitale supera la prova

Meloni: 'Dato lustro al Paese'.Gualtieri: 'Lavoro straordinario'

Giubileo dei giovani, la Capitale supera la prova

L’evento più atteso e poi quello più partecipato. Se i primi giorni del Giubileo dei Giovani fare un bilancio era considerato prematuro, al deflusso di oltre un milione di pellegrini dalla spianata di Tor Vergata il risultato è certo: Roma ha superato la prova. Senza alcun tipo di imprevisto, come viene ripetuto più volte, il ‘metodo Giubileo’ ha funzionato. Ne è convita anche la premier Giorgia Meloni: “Sono state giornate storiche, e siamo fieri del contributo che il Governo ha dato per la buona riuscita dell’evento”, afferma.

“Abbiamo fatto squadra e affrontato di volta in volta ogni problema”, ha spiegato il prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, dopo aver confermato la partecipazione da record: oltre un milione di ragazzi che nei prossimi giorni “mancheranno” alla città di Roma, come ha osservato monsignor Rino Fisichella. Per il pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione è, infatti, “disarmante pensare che questi giovani siano venuti a Roma per pregare”.

A esprimere massima soddisfazione per la riuscita dell’evento è stato anche il sindaco di Roma e commissario per il Giubileo 2025 Roberto Gualtieri. “Un successo”, lo ha definito, “un lavoro straordinario” che lascerà un’eredità “grandissima”. “Il fatto che l’Italia e Roma si siano mostrate all’altezza davanti al mondo di un evento così impegnativo, così complesso, credo ci debba tutti riempire di soddisfazione”, ha sottolineato. Per il primo cittadino sono tre i fattori che hanno contribuito a un risultato di questa portata: la programmazione, la collaborazione e l’impegno delle persone che hanno consentito lo svolgimento dell’evento.

Ma intendere ‘metodo Giubileo’ come una collaborazione tra istituzioni è persino “riduttivo” per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. “Tra i vari effetti positivi c’è anche l’abbattimento delle barriere burocratiche”, ha, dunque, evidenziato con l’auspicio che questo esempio resti in tutte le amministrazioni.

Dal punto di vista della sicurezza, si tratta poi di un lavoro che è riuscito anche grazie “allo sforzo di 10mila uomini e donne delle forze dell’ordine, del volontariato, della protezione civile”, ha ricordato il questore Roberto Massucci, impegnati nel garantire la massima sicurezza in ogni istante, dall’arrivo dei ragazzi nella Capitale, fino al momento più delicato, quello del deflusso da Tor Vergata.

“Grazie al loro lavoro costante, alla capacità di coordinamento e alla prontezza di intervento, è stato possibile garantire la sicurezza e l’assistenza a più di un milione di pellegrini e ai cittadini di Roma, permettendo a tutti di vivere l’evento in un clima sereno”, ha infatti sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel complimentarsi.

L’imponenza di quella che a più riprese viene definita la manifestazione più grande organizzata negli ultimi 25 anni è, quindi, anche dovuta ai numeri di questo Giubileo dei Giovani, ormai ridefinito una Woodstock cattolica, tra canti e balli. Sono stati circa 42mila i fedeli accolti in 400 strutture, mentre 22mila hanno alloggiato nei padiglioni della Fiera di Roma. Per quanto riguarda l’assistenza ai disabili, “ne erano censiti 360 ma ne sono stati assistiti quasi 1.500”, ha fatto sapere il capo della protezione civile, Fabio Ciciliano. Positivo anche il bilancio definitivo dell’Ares 118: sono state 1.334 le persone soccorse, solamente 120 sono state trasportate in ospedale.

Al termine di quella che era stata definita “la settimana più impegnativa”, dopo sette giorni il giudizio è quindi unanime: la prova è stata superata e Tor Vergata 2025 “rimarrà nella memoria di questi giovani come un appuntamento a cui non hanno voluto mancare – le parole di monsignor Fisichella – Roma e l’Italia hanno dato il meglio di sé”.