La Questura di Roma ha presentato il piano operativo che accompagnerà la Capitale dall’8 dicembre al 6 gennaio 2026, l’“ultimo miglio” del percorso giubilare. Sarà un mese ad alta intensità tra celebrazioni religiose, festività natalizie, appuntamenti di fine anno ed eventi nelle periferie.
Il bilancio
Il Questore, Roberto Massucci, ha ricordato i numeri dei primi undici mesi dell’Anno Santo: oltre 30 milioni di pellegrini alle Porte Sante, più di 3 milioni di partecipanti agli eventi giubilari e una mobilitazione complessiva di circa 70mila operatori tra Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e servizi sanitari.
Il dispositivo di sicurezza
L’8 dicembre, con la celebrazione dell’Immacolata e la presenza del Papa in piazza San Pietro e a piazza Mignanelli, partirà il nuovo dispositivo di sicurezza, che prevede un modello a “doppio binario”: accoglienza per i pellegrini e rigore nel contrasto alle illegalità.
Previste misure speciali contro minacce “ibride”, con i sistemi anti-drone della Polizia e il monitoraggio della sicurezza cibernetica. Sorvegliati speciali stazioni, aeroporti, porti e hub del trasporto pubblico; intensificati anche i controlli stradali e nelle aree urbane considerate più sensibili.
Il piano si integrerà con gli altri appuntamenti in programma in città: dall’evento Atreju del 6 dicembre allo sciopero generale del 12 dicembre, fino alle celebrazioni della festa ebraica della Chanukà.
Un mosaico complesso, quello delineato dalla Questura, che punta a garantire sicurezza, ordine pubblico e decoro urbano in un mese cruciale per il Giubileo e per la città di Roma.