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Giornata Mondiale Vittime della Strada, presidio su Via Cristoforo Colombo

Dall'inizio dell'anno già 97 vittime, più di 160 in tutta la provincia

Giornata Mondiale Vittime della Strada, presidio su Via Cristoforo Colombo

Nella “Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della Strada”, associazioni dei familiari delle vittime, ambientaliste e della cittadinanza attiva hanno dato vita al presidio su Via Cristoforo Colombo, iniziato con un minuto di silenzio proprio in ricordo di ogni vita spezzata sull’asfalto. Il numero dei decessi è una striscia di sangue che da inizio 2025 conta già 97 decessi che salgono a 160 se si calcola tutta la Città Metropolitana; nel 2024 sono state complessivamente 115 le morti con 17.000 feriti secondo dati ISTAT.

“Oggi, con tante associazioni e cittadini, abbiamo voluto ricordare tutte le persone che non ci sono più – commentano Amedeo Trolese responsabile mobilità di Legambiente Lazio e Roberto Scacchi responsabile nazionale mobilità dell’associazione e presidente regionale di Legambiente – lasciando tracce indelebili sulle strade e in troppe famiglie che hanno perso i loro cari. Vogliamo però anche continuare a denunciare la causa dell’enorme striscia di sangue della Capitale e del Paese intero: le automobili, con il loro enorme strapotere nello spazio urbano. Le macchine sono l’arma più letale nei nostri territori, ed è prioritario ridurre il loro folle numero, diminuire drasticamente la velocità consentita, lasciare spazio e sicurezza a chi va a piedi e in bici, aumentare vertiginosamente la quantità di mezzi pubblici e lo spazio a loro dedicato. E allora chiediamo all’amministrazione capitolina il coraggio di misure non più rimandabili: Fascia Verde, pedonalizzazioni e ciclabili in ogni quadrante, tutte le nuove tranvie, spazio alla micromobilità elettrica e potenti provvedimenti per la riduzione dei limiti come per lo sviluppo delle preferenziali. Così possiamo restituire vivibilità alla capitale, scardinando la dittatura delle automobili per una città più umana, al contrario di quanto chiede chi, con una surreale manifestazione a sostegno dell’automobile questo pomeriggio, si rende complice della violenza scatenata dalle macchine e si rivolge a chi vive il dramma della perdita degli affetti, con un messaggio disumano in questo giorno speciale!”.