Aveva solo 19 anni Simone Schiavello, il ragazzo ucciso a coltellate durante una rissa a Ostia Nuova. Cresciuto proprio in quelle strade, Simone non era un boss né un volto noto della criminalità locale. Tifoso della Roma, appassionato di calcio, aveva qualche piccolo precedente per occupazione abusiva, definito “non rilevante” dagli inquirenti. Viveva a pochi metri dal luogo in cui ha trovato la morte. Secondo chi lo conosceva, Simone era un ragazzo come tanti, ma frequentava ambienti difficili, tra pusher e piccoli consumatori della zona. Ed è proprio in questo contesto che mercoledì sera si sarebbe consumata la tragedia. La lite, degenerata in una violenta rissa, è scoppiata in via Antonio Forni, a due passi da quella che viene definita la “vietta della droga”, nel cuore di Ostia Nuova, un’area da tempo sotto i riflettori delle forze dell’ordine. Accuse, forse legate ai recenti blitz antidroga della polizia, avrebbero acceso gli animi tra un gruppo di ragazzi. In pochi istanti, calci, pugni e poi i coltelli. Simone è stato colpito tre volte, una delle coltellate gli ha reciso l’arteria femorale. I suoi amici sono fuggiti, così come il presunto aggressore, un 30enne di origini cilene. Simone è stato soccorso e trasportato prima all’ospedale Grassi, poi al San Camillo, dove è morto il giorno dopo. L’uomo sospettato dell’omicidio è stato rintracciato dai carabinieri. Intanto Ostia piange un’altra giovane vittima.
CHI ERA LA VITTIMA
E’ morto il ragazzo di 19 anni accoltellato ad Ostia
L’uomo sospettato dell’omicidio è stato rintracciato dai carabinieri.