la struttura non è integra

Al via i lavori per mettere in sicurezza la Torre dei Conti

Dissequestrata una parte del cantiere dopo crollo ai Fori Imperiali

Al via i lavori per mettere in sicurezza la Torre dei Conti

Con i sigilli tolti dalla facciata, riparte il difficile cammino della Torre dei Conti, nel cuore di Roma, ferita dal crollo del 3 novembre. I lavori urgenti di messa in sicurezza della Torre ai Fori Imperiali possono finalmente partire. Questa mattina i carabinieri hanno dissequestrato una porzione del cantiere, permettendo ai vigili del fuoco di intervenire sulla parte crollata, rimuovere i detriti più pericolosi e installare sensori per monitorare la stabilità delle murature. Il provvedimento arriva a tre settimane dal crollo che, il 3 novembre, costò la vita a Octav Stroici, operaio romeno di 66 anni, travolto da una massa di macerie. Nonostante undici ore di soccorsi disperati, Stroici morì poco dopo in ospedale. Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria a piazzale Clodio, si procede per omicidio e disastro colposo. La Procura ha acquisito gli atti della gara d’appalto e la relazione tecnica del 30 maggio che attestava la sicurezza della Torre.

A dare un quadro su quello che potrebbe essere il futuro del monumento storico nel centro della capitale, è stato Claudio Parisi Presicce, audito lunedì scorso nella commissione capitolina Pnrr: “La struttura non è integra, le murature possono avere comportamenti imprevedibili, ma la situazione sembra governabile. Non è mai stata ipotizzata la demolizione”. Presicce aveva spiegato che la prima fase, dopo il dissequestro, sarebbe stata la messa in sicurezza della facciata crollata, “con fasciature e interventi dei Vigili del Fuoco”, ricordando che il tavolo tecnico permanente seguirà le operazioni, definendo di volta in volta le varie fasi.

Durante la stessa audizione, l’ingegnere Roberto Botta, della struttura commissariale per il Giubileo, ha invece illustrato il piano economico e i tempi dei lavori: “Non sappiamo quanto del progetto originario possa essere mantenuto. Immaginiamo che il finanziamento originario non sia sufficiente e abbiamo registrato una disponibilità a integrare le risorse con risparmi da altri interventi. L’intenzione – ha affermato – è mantenere l’intervento nel perimetro del Pnrr, ma questo lavoro avrà una corsia derogatoria sui tempi, perché non sarà possibile concluderlo a giugno del 2026”, ha precisato Botta. In ogni caso, con il dissequestro, la Torre dei Conti entra nella fase cruciale della messa in sicurezza: un passo decisivo per salvaguardare il monumento e, parallelamente, fare luce sul crollo in cui un uomo ha perso la vita.