Le indagini della DIGOS

Disordini dopo la manifestazione, due arresti

41 feriti tra le forze dell'ordine

Disordini dopo la manifestazione, due arresti

E’ pesante il bilancio degli scontri al termine della manifestazione contro il genocidio sulla Striscia di Gaza e in solidarietà con il popolo palestinese.

41 feriti tra le forze dell’ordine, due arresti, 262 perone identificate, due auto alle fiamme e decine di negozi danneggiati.  Al termine della giornata in cui ha sfilato pacificamente un lungo corteo per le vie della capitale, un gruppo di alcune centinaia di persone, incappucciate e con il volto travisato, si è diretto verso il centro, con l’intento di raggiungere obiettivi sensibili. Tutti sono stati bloccati alle spalle di piazza Santa Maria Maggiore e via Lanza, per poi essere identificati e rilasciati.

Complessivamente sono state identificate 262 persone. Per tutte sarà valutato il deferimento per i reati di danneggiamento, adunata sediziosa e resistenza a Pubblico ufficiale. Nelle successive fasi di deflusso, gruppi di facinorosi hanno dato alle fiamme due autovetture e diversi cassonetti, lanciando oggetti e petardi contro le Forze dell’ordine.

35 agenti della Polizia di Stato, 3 operatori della Guardia di Finanza, 2 dell’Arma dei Carabinieri e uno della Polizia Penitenziaria, sono rimasti feriti.

Gli arrestati

12 persone, tutte appartenenti alla frangia antagonista, sono state fermate, foto segnalate ed avviate al deferimento alla Autorità giudiziaria.  Tra le persone fermate, due sono state arrestate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

I due, provenienti da altre province, hanno tentato di sottrarsi agli Agenti anche scagliando contro di loro componenti dell’arredo urbano, tra cui una sedia.

La loro posizione sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi all’esito del vaglio di una straordinaria mole di immagini che la Digos della Questura di Roma sta già acquisendo e che costituirà la piattaforma di lavoro per risalire alle responsabilità dei disordini.