E’ giunta al termine l’occupazione abusiva di due edifici in via Arzachena, nella periferia est della Capitale. Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine ha portato alla demolizione degli immobili, segnando un passo significativo nella lotta contro l’abusivismo e il degrado urbano.
Un’azione coordinata per la sicurezza
Sotto il coordinamento della Questura di Roma e con la regia del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è scattata l’operazione che ha coinvolto Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale di Roma Capitale e Vigili del Fuoco. L’intervento ha visto la partecipazione attiva del Prefetto e del Questore di Roma, presenti sul posto per seguire le operazioni in prima persona.
Demolizione e messa in sicurezza
Le operazioni di demolizione sono iniziate intorno alle 12:00, dopo un’attenta fase di messa in sicurezza dell’area. I Vigili del Fuoco hanno avviato la rimozione dei manufatti abusivamente occupati, dando concreta attuazione a quanto pianificato nei giorni precedenti. Il dirigente del VI Distretto Casilino ha dato il via libera alle operazioni, che hanno avuto luogo senza particolari incidenti. Le indagini effettuate precedentemente hanno rivelato che i due immobili erano stati occupati da nuclei familiari di origine sinti, tra cui diversi minori. Le Forze di polizia hanno anche accertato la presenza di persone con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona, nonché per traffico di armi e stupefacenti. Questo ha fatto sì che l’operazione fosse particolarmente mirata anche a tutelare la sicurezza pubblica.
Un manufatto è riconducibile alla famiglia Komarov. In uno delle due strutture sono state trovate tredici persone, di cui 7 i minori. Nell’altro manufatto 8 persone, tra questi due minori. Alcuni appartenenti alla famiglia Komarov, come riportato da LaPresse, erano stati coinvolti nell’omicidio di Alexandru Ivan, il ragazzino di 14 anni ucciso a colpi di pistola nel comune di Monte Compatri, la notte tra il 12 e il 13 gennaio del 2024.
Assistenza sociale e tutela per i minori
Una componente fondamentale dell’intervento è stata l’attivazione dei servizi di assistenza sociale. La Sala Operativa Sociale del Comune di Roma Capitale è stata presente sul posto per garantire l’offerta di servizi essenziali per i soggetti coinvolti. L’obiettivo era quello di attivare un sistema di protezione per le 11 persone identificate, tra cui 7 minori, ai quali sono stati immediatamente garantiti i servizi di tutela sociale. Inoltre, il personale sanitario dell’Ares 118 è stato presente per qualsiasi necessità medica, unendo l’intervento di ordine pubblico a un approccio umano ed assistenziale. L’integrazione tra le forze dell’ordine e i servizi sociali ha rappresentato un valore aggiunto, sottolineando l’importanza di una strategia di rete per il buon esito delle operazioni.
Impegno costante per la sicurezza
Il Prefetto e il Questore di Roma hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione, che rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro l’abusivismo e il crimine nelle periferie. L’intervento, infatti, non solo ha garantito la demolizione di edifici occupati abusivamente, ma ha anche messo in evidenza la sinergia tra le istituzioni nella gestione delle situazioni di disagio e illegalità.