IL PROCESSO

Delitto Mollicone, la prima udienza dell’Appello Bis. La sorella: “Non ci arrenderemo mai”

Le parti vogliono ascoltare oltre 60 testimoni

Delitto Mollicone, la prima udienza dell’Appello Bis. La sorella: “Non ci arrenderemo mai”

Si è svolta la prima udienza per il processo d’appello bis per l’omicidio di Serena Mollicone. In aula non erano presenti gli indagati, presente invece la madre di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni uccisa nel 2018 a Macerata. 60 i testimoni proposti dalle parti. Il procuratore generale ha chiesto di riascoltare alcuni testimoni, anche il luogotenente Gabriele Tersigni, ma ci sono nella lista Torriero, Gemma, l’appuntato Ernesto Venticinque e l’amico di Tuzi, Malnati. Saranno attenzionate le dichiarazioni relative all’ingresso di Serena in caserma ma anche le confidenze di Tuzi prima di togliersi la vita. “A novembre comunicheremo le scelte. Una Corte applicata che proverà a stabilire due, tre udienze al mese, per arrivare alla sentenza in primavera”, ha spiegato il presidente della Corte d’Assise d’Appello Galileo D’Agostino.

La sorella Consuelo: “Non ci arrenderemo mai”

“Tutti questi anni sono stati pesanti, soprattutto dopo la scomparsa di mio padre, ma noi non ci arrendiamo perché lui ci ha sempre detto: ‘Cercate la verità’”. Così Consuelo Mollicone, sorella di Serena Mollicone, ha parlato oggi all’uscita della Corte d’Appello di Roma, dove è iniziato il processo d’appello bis per l’omicidio della giovane studentessa di Arce, avvenuto nel 2001.  “Non è una questione di eredità – ha sottolineato Consuelo – ma di giustizia. Bisogna cercarla fino in fondo. Speriamo che questo nuovo processo ci porti finalmente a un punto di verità, di certezze. Stiamo aspettando giustizia per Serena, solo questo”.