Delitto di Villa Pamphilj, Anastasia forse trascinata viva: nuove prove contro Kaufmann
Ha fatto ricorso al tribunale del Riesame, che si esprimerà martedì, chiedendo misure cautelari meno dure

Anastasia Trofimova, la 28enne trovata morta a Villa Pamphilj il 7 giugno, potrebbe essere stata trascinata viva tra la vegetazione prima di morire. Le ferite profonde alle gambe fanno pensare a una colluttazione o a un tentativo disperato di fuga strisciando, secondo gli inquirenti.
Il principale sospettato resta il compagno e padre della figlia, Charles Francis Kaufmann, 46enne americano, già noto per episodi di violenza. Sul telo nero che copriva il corpo di Anastasia e sul corpo della piccola Andromeda (11 mesi, uccisa tra il 5 e il 6 giugno) sono state trovate tracce del suo DNA.
L’autopsia della bimba ha confermato percosse e soffocamento, mentre quella di Anastasia, ostacolata dalla decomposizione, fa ipotizzare un soffocamento come causa di morte. Kaufmann, arrestato a Skiathos (Grecia) il 13 giugno e poi estradato in Italia, è ora a Rebibbia. Ha negato ogni legame familiare e si è rifiutato di rispondere al giudice.
Ha fatto ricorso al tribunale del Riesame, che si esprimerà martedì, chiedendo misure cautelari meno dure. Intanto, proseguono gli accertamenti scientifici che potrebbero chiudere definitivamente il cerchio sul duplice omicidio.