Uccide l'anziano al suo primo giorno di lavoro, badante a giudizio
Il gup ha respinto la richiesta di giudizio con rito abbreviato presentata dai legali dell'uomo

L’anziano di 94 anni ucciso di botte dal badante al suo primo giorno si lavoro, ieri udienza preliminare per il 31enne dello Sri Lanka, accusato di accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. L’uomo, tramite il suo legale, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, richiesta respinta dal gup di Roma che la prossima settimana deciderà sul rinvio a giudizio.
L'aggressione in casa
I fatti risalgono al 2 giugno dello scorso anno, il 31enne aveva iniziato a lavorare a casa dell'anziano, un poliziotto in pensione, da appena un giorno.
Stando alla ricostruzione, l’anziano quel giorno aveva chiesto al badante di portargli un caffè, ma questo si era rifiutato, cosi l’uomo era andato da solo in cucina per prepararlo. Ed è qui che è avvenuta la violenza brutale. Calci e pugni su tutto il corpo per poi lasciarlo agonizzante a letto.
I soccorsi
A soccorre l’uomo, quella sera, era stata il figlio preoccupato per le mancare risposte alle sue chiamate. Il badante invece dormiva nella sua camera. Portato al pronto soccorso del San Camillo, il 94enne è morto il 27 agosto. Dagli accertamenti è inoltre emerso che il 31enne era in Italia dal 2016 ma con il permesso di soggiorno scaduto.