Manifestazione pro Europa, indaga la Corte dei Conti
Sara' il Procuratore regionale Paolo Rebecchi ad occuparsi del caso con i relativi approfondimenti

Dopo l'esposto del Consigliere comunale della Lega Fabrizio Santori, la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per fare luce sulle spese del Campidoglio per la manifestazione pro Europa. Sara' il Procuratore regionale Paolo Rebecchi ad occuparsi del caso con i relativi approfondimenti.
Il commento di Fabrizio Santori
"Esprimo piena soddisfazione per l’avvio dell’indagine da parte della Corte dei Conti sul finanziamento pubblico della manifestazione del 15 marzo scorso in piazza del Popolo. È doveroso fare luce su un evento organizzato e pagato da Roma Capitale che si è rivelato tutt’altro che istituzionale e tutt’altro che imparziale. Proprio oggi ho trasmesso alla Corte un’integrazione documentale dettagliata a corredo dell’esposto già presentato, con nuovi elementi che dimostrano l’assenza di delibere ufficiali della Giunta o dell’Assemblea Capitolina che qualifichino l’evento come istituzionale: dalla totale mancanza del logo di Roma Capitale in ogni forma di comunicazione pubblica ai costi discutibili sostenuti per impianti audio-video, droni e badge, senza alcuna verifica di congruità. Una nota esplicativa alla Commissione capitolina trasparenza, ma successiva, solo del 20 marzo, conferma il coinvolgimento del Campidoglio nell’organizzazione e nella copertura finanziaria dell’evento; così nei giorni precedenti le note del Gabinetto del Sindaco, le comunicazioni a Zetema, alla Polizia Locale, alla Questura. Gli atti che sottoponiamo all’attenzione dei magistrati contabili segnalano un coinvolgimento diretto, sistemico e deliberato dell’Amministrazione Capitolina".
L'attacco al Sindaco Gualtieri
"Il sindaco Gualtieri continua a nascondersi dietro interviste in tv e sui giornali, evitando di presentarsi nei luoghi istituzionali deputati al confronto. Roma aspetta ancora risposte. Se davvero ritiene di aver fatto la scelta giusta, lo dica apertamente davanti a tutti i romani. La democrazia non è un 'optional', soprattutto quando si tratta di soldi pubblici. I cittadini romani hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, e nessuno può permettersi di usare le risorse pubbliche come un bancomat per finalità politiche di parte. Continuerò a vigilare affinché la trasparenza e la legalità tornino al centro dell’azione amministrativa".