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LA DECISIONE DEL GUP
Mafia e riciclaggio, 26 rinvii a giudizio e 22 condanne
Coinvolti anche i figli dei boss ex Magliana e Senese

Ventisei rinvii a giudizio e ventidue condanne con rito abbreviato per un totale di circa 140 anni di carcere. È quanto deciso dal gup di Roma nell'ambito del procedimento nato da un'operazione della Direzione investigativa antimafia (Dia) e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale, che lo scorso luglio ha portato a 18 misure cautelari.
Tra i condannati in abbreviato anche Antonio Nicoletti, a 8 anni, figlio dell'ex esponente della Banda della Magliana Enrico. Rinviato a giudizio invece Vincenzo Senese, figlio del boss Michele detto 'O Pazz'. La pena più alta - 14 anni - è stata inflitta al produttore cinematografico Daniele Muscariello, ritenuto fiduciario dei clan e già coinvolto in altre vicende giudiziarie. A vario titolo gli imputati rispondono di associazione a delinquere con aggravante mafiosa, estorsione, usura, armi, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti, con finalità di agevolare i clan camorristici e cosche della 'ndrangheta. Il procedimento è stata coordinato dal pm Francesco Cascini.
L'indagine, avviata nel 2018, ha svelato l'esistenza di due organizzazioni dedite al riciclaggio attraverso società di comodo e prestanome, operanti in settori come cinema, edilizia, logistica, commercio di auto e carburanti.