Appalti truccati, si dimette l'assessora alla Cultura Federica Poggio
"Rivendico con determinazione la mia totale estraneità ai fatti oggetto dell'indagine e confido di poter pienamente dimostrare la correttezza e trasparenza del mio operato nelle sedi opportune"

Dopo essere stata iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di turbativa d'asta, induzione indebita e tentato peculato per gli affidamenti diretti sulle luminarie e per gli eventi culturali, l'assessore alla Cultura del Comune di Fiumicino, Federica Poggio, ha rassegnato le sue dimissioni.
Le sue dichiarazioni
"Alla luce dell'inchiesta in corso che mi vede coinvolta in qualità di persona sottoposta ad indagini, e con piena fiducia nel lavoro della magistratura, ho deciso, in modo libero e consapevole, di rassegnare irrevocabilmente le mie dimissioni dall'incarico di assessore al Turismo, Sport, Cultura, Giubileo, Lavoro e Formazione Professionale del Comune di Fiumicino - afferma Poggio in una nota -.
Si tratta di una decisione sofferta, non doverosa né imposta dalla semplice iscrizione nel registro degli indagati per reati connessi al ruolo istituzionale, come talvolta accade a chi si dedica alla cosa pubblica, ma presa esclusivamente per garantire a me stessa e alla mia famiglia la necessaria serenità, e per consentire all'Amministrazione comunale di proseguire con continuità nel lavoro svolto quotidianamente dal mio ufficio, nella piena fiducia dei cittadini e lontano da ogni possibile forma di strumentalizzazione".
"Rivendico con determinazione la mia totale estraneità ai fatti oggetto dell'indagine e confido di poter pienamente dimostrare la correttezza e trasparenza del mio operato nelle sedi opportune, certa di aver agito sempre nell'esclusivo interesse della collettività. Concludo un'esperienza politica e istituzionale che ho vissuto con dedizione, onestà e amore per la città di Fiumicino, sempre al servizio del bene comune, per tornare alla mia vita privata con la forza di chi ha operato sempre in coscienza, onestà e senza perseguire mai un qualche tornaconto personale", conclude Poggio.
Quattro arresti e 17 indagati
Ai domiciliari sono finiti Fabio Sbrega, dirigente comunale, Cristiana Baldoni, funzionaria, e due imprenditori, Piero Patrignani (cooperativa L’Arco) e Gennaro Mugnano (Ideaform). Le accuse: turbativa d’asta, corruzione e affidamenti truccati per milioni di euro.
I fatti contestati partono dal 2016 e arrivano fino al 2024. Sotto la lente d'ingradimento servizi sociali per disabili, migranti, attività culturali e turistiche, eventi. Secondo la Procura il metodo era consolidato, ovvero gare pilotate o affidamenti diretti ottenuti spezzettando gli importi in cambio, denaro, favori, benefit.
Tra gli indagati, oltre a Federica Poggio, assessora al Turismo (che si è dimessa), anche l'Assessore al Commercio Raffaello Biselli, Riccardo Graziano, consigliere giuridico del sindaco Baccini, Giuseppe Galli, dirigente comunale, Antonio Scarpelli, agente dello spettacolo, il presidente della Pro Loco, Pino Larango.