La tragedia

Operario morto nel crollo alla Torre dei Conti, ora si indaga per omicidio colposo

Aperta un'inchiesta per disastro colposo

Operario morto nel crollo alla Torre dei Conti, ora si indaga per omicidio colposo

La Procura di Roma, procede per omicidio colposo. Nel procedimento è contestato anche il disastro colposo. L’area è stata posta sotto sequestro e gli inquirenti disporranno l’autopsia sul corpo della vittima. Verrà affidata una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto e individuarne le cause e responsabilità. I carabinieri, hanno già inviato una prima informativa e ascoltato lavoratori, direttore dei lavori, tecnici, titolari dell’azienda come anche alcuni testimoni.

Da stabilire cosa abbia provocato il crollo parziale della struttura, un esempio delle dimore-fortezze della Roma medievale, attualmente in ristrutturazione. “La Torre era chiusa dal 2007 e per il suo recupero è stato stanziato uno dei finanziamenti più consistenti del Pnrr ‘Caput Mundi’”, ha reso noto la Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali assicurando: “Prima dell’avvio delle opere sono state effettuate indagini strutturali che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai”.

La ricostruzione

Due crolli, a distanza di poco più di un’ora, che hanno mandato in frantumi una parte dell’antica Torre dei Conti al centro di Roma. Il primo cedimento ha sorpreso alcuni operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale che affaccia su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali. Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie.

Il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, è stato avvertito dopo le 11. In quel momento nel cantiere stavano lavorando undici operai di due diverse ditte. “È accaduto tutto all’improvviso – ha raccontato uno di loro – Poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori”.    L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave. E’ andata meglio a due colleghi che hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso. È  morto invece il 66enne romeno Octay Stroici estratto vivo dalle macerie dopo 11 ore e poi deceduto in ospedale. Era stato subito individuato sotto le macerie, al primo piano della torre: era cosciente e comunicava con i soccorritori. Poi, però, la situazione si è complicata quando intorno all’una c’è stato il secondo crollo. Si è sentito un nuovo boato e sono andati giù parte del vano scala e del solaio di copertura proprio mentre i vigili del fuoco tentavano di estrarre l’operaio e sul luogo erano arrivati anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco Roberto Gualtieri.

A seguire le operazioni anche la moglie dell’uomo accompagnata e l’ambasciatrice della Romania Gabriela Dancău.