Controlli nel carcere di Regina Coeli, sequestrati coltelli e telefoni cellulari
Il commento dei sindacati
Telefoni cellulari e coltelli rudimentali. E’ questo quanto sequestrato nel corso di una perquisizione straordinaria nella II Sezione della Casa circondariale di REGINA COELI, a Roma. I controlli sono stati eseguiti dal personale di Polizia Penitenziaria
E non si è fatto attendere il commento dei sindacati “Un intervento efficace che testimonia ancora una volta la professionalità degli agenti in servizio, ma che al tempo stesso accende i riflettori su una realtà sempre più preoccupante: la crescente presenza di dispositivi e sostanze vietate all’interno degli istituti penitenziari”, ha evidenziato il segretario del SAPPE per il Lazio Maurizio Somma. “Questo nuovo sequestro”, ha proseguito, “dimostra quanto siano gravi e reali i rischi che ogni giorno il personale penitenziario affronta. Nonostante turni doppi, assenza di riposi e organici ridotti all’osso, i nostri agenti continuano a svolgere il loro lavoro con grande senso del dovere. Ma così non si può andare avanti. Serve un piano d’emergenza nazionale per contrastare con forza l’introduzione illecita di telefoni e droga in carcere”.
Fa sentire la sua voce anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “il SAPPE esprime piena soddisfazione per tutta l’operazione svoltasi”. “è un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di telefonini e sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni. L’operazione è la testimonianza della professionalità della Polizia Penitenziaria