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La violenta rapina al provveditore Rapisarda, arrestato il mandante: "E' il collaboratore del manager"

I fatti sono accaduti il 4 ottobre 2024 nell'androne del condominio della vittima

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I carabinieri hanno arrestato Daniele Moretti, 63  anni di Vetralla in provincia di Viterbo, ritenuto il mandante della brutale aggressione subita la mattina del 4 ottobre 2024 da Federico Vittorio Rapisarda, manager vicino a Matteo Salvini, Provveditore alle opere pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Daniele Moretti è accusato di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione e rapina aggravata, perché commessa con armi. Mentre si trovava nell'androne del proprio condominio in via delle Carrozze, nei pressi di Piazza di Spagna, Rapisarda è stato a bastonate da parte di un uomo, parzialmente travisato con una mascherina chirurgica, che si è impossessato del borsone contenente effetti personali della vittima, lasciandola quasi esanime a terra.

Le attività investigative avevano già consentito di sottoporre di arrestati Giancarlo Santagati, 55 anni, sempre di Vetralla, che sarebbe stato incaricato da Daniele Moretti, già in servizio alla segreteria tecnica del Provveditorato, il quale avrebbe commissionato l'aggressione al compaesano, suo vecchio amico, suggerendogli informazioni e dettagli utili alla pianificazione ed esecuzione dell'agguato.

Alla base ci sarebbero rancori di origine professionale, per demasionamento da parte di Rapisarda. A Moretti viene contestata anche la ricettazione, perché, nel corso di una perquisizione eseguita durante le indagini, è stato trovato in possesso di circa 80.000 euro in contanti, da ritenersi di provenienza illecita per luogo e modalità di occultamento, in quanto suddivisi in banconote di piccolo taglio, chiuse da elastici, custoditi nel bagagliaio della sua autovettura sportiva e soprattutto un quantitativo di soldi sproporzionato rispetto ai redditi percepiti.

Anche nel corso della perquisizione effettuata durante l'arresto, sono stati rinvenuti, occultati nell’abitazione e nell’auto, ulteriori 46.000 euro in contanti, di cui 9.000 euro presumibilmente falsi, su cui -per le stesse ragioni- sono in corso accertamenti per chiarirne la provenienza. Moretti stato associato al carcere di Regina Coeli di Roma.