Attentato alla Polizia, "incendio doloso con finalità terroristiche"
Questa mattina la visita del Vescovo, Mons. Vincenzo Viva
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Proseguono el idagini dopo l'attentato alla Polizia di Albano. L'ipotesi di reato sulla quale lavorano le Procure di Velletri e di Roma e' incendio doloso con finalità terroristiche. Gli accertamenti riguardano due incendi, quallo alla caserma dei carabinieri di Castel Gandolfo e quello al commissariato di Albano, avvenuti a pochi giorni di distanza, in cui sono state distrutte dalle fiamme 16 automezzi, alcuni dei quali privati. Secondo quanto apprende LaPresse, gli investigatori della Digos della questura di Roma e del Ros dei carabinieri hanno inviato una prima informativa ai magistrati del pool antiterrorismo. Dall'esame delle immagini delle telecamere, che hanno immortalato il rogo di ieri mattina nel commissariato di Borgo Garibaldi e della sottosezione della polizia stradale di Albano, è emerso che una persona incappucciata avrebbe lanciato una bottiglia molotov contro le macchine di servizio parcheggiate sotto la tettoia.
L'attentato a Castel Gandolfo
Nell'episodio invece che ha interessato la compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo, nei video si vede un giovane incappucciato scavalcare il muro di cinta con una tanica contenete liquido infiammabile e cospargere le ruote dei mezzi, prima di appiccare le fiamme. La prontezza di riflessi del carabiniere in servizio di piantone alla caserma, che ha spento le fiamme con un estintore, ha evitato che accadesse il peggio. Secondo chi indaga, la pista più promettente sarebbe quella che porta a un gruppo anarchico insurrezionalista.
Nessuna rivendicazione
Per il momento i due 'attacchi' non sono stati ancora rivendicati. Nel 2013, gli investigatori del Ros dell'Arma dei Carabinieri avevano arrestato, proprio ad Albano Laziale, due persone appartenenti alla Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale (Fai-Fri), accusati di tredici attentati nella zona dei Castelli Romani, e in particolare ad Albano, contro banche, uffici postali e altri obiettivi sensibili.
La visita del Vescovo
Questa mattina il vescovo di Albano, Vincenzo Viva si è recato in visita al Commissariato per portare la vicinanza e la solidarietà della Chiesa di Albano al dirigente del Commissariato, Marco Gambacorta, al comandante della Polizia stradale, Paolo Barile, e a tutto il personale in forze. Monsignor Viva è stato accompagnato nella sua visita dal Vicario territoriale di Albano, don Angelo Pennazza, e dal Vicario episcopale per le Attività amministrative della diocesi, don Giuseppe Continisio.
Le parole di Mons. Vincenzo Viva
«Ho desiderato portare a tutto il Commissariato di Polizia di Albano, al dirigente Marco Gambacorta e al comandante della Polizia stradale, Paolo Barile la vicinanza e la solidarietà di tutta la comunità ecclesiale di Albano. Il vile attentato che hanno subito ci ha lasciato sconcertati e rattristati, non solo per i danni materiali che ha causato, in particolare a beni che sono a servizio di tutta la comunità, ma principalmente per l’aspetto simbolico del gesto. Sono state prese di mira le forze dell’ordine che, su questo territorio come altrove, si impegnano quotidianamente per far rispettare la legalità ed essere dalla parte dei cittadini. Siamo vicini ai due agenti che hanno dovuto ricevere cure mediche, e anche alla popolazione di Albano Laziale che ha vissuto momenti di paura, con alcune persone che hanno dovuto anche lasciare le loro case. Proprio questa mattina ho sentito telefonicamente il comandante della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo, il maggiore Davide Acquaviva, al quale ho ribadito la vicinanza del vescovo e della diocesi di Albano. Come Chiesa di Albano siamo impegnati concretamente sui temi della legalità e del rispetto delle regole, proprio in collaborazione con le forze dell’ordine e le Procure, attraverso progetti di educazione alla legalità nelle scuole, come “Insieme è possibile”, o con eventi di sensibilizzazione che coinvolgono le nostre parrocchie, soprattutto a tutela delle persone fragili e degli anziani. Colgo l’occasione per ribadire questo nostro impegno e per ringraziare le forze dell’ordine per la loro opera e la loro dedizione sul territorio».